In occasione del trigesimo della morte dell'avvocato Alessandro Vettese, è stata celebrata una messa in sua memoria nella chiesa di Sant'Antonio. E, a conclusione della celebrazione, il parroco, don Benedetto Minchella con don Francesco Venniti e i presenti si sono spostati all'esterno per un taglio del nastro speciale.
Infatti, il centro di ascolto della Caritas parrocchiale è stato intitolato al brillante avvocato, prematuramente scomparso, a seguito di un incidente stradale a Roma.
Presenti i familiari e i conoscenti. Emozionati e commossi il padre, Mimì Vettese, i fratelli Yuri e Gian Maria, la mamma, Rosella Abbate.

«Una scelta in perfetta coerenza - ha ricordato don Benedetto Minchella - con il comportamento in vita e la sensibilità di Alessandro verso i problemi delle persone meno fortunate, più deboli, bisognose di aiuto». Lì, in quel luogo, le persone chiedono aiuto, non solo materiale. E proprio in quel luogo fatto di sostegno concreto e tangibile, di ascolto e parole, in cui tanti vanno a chiedere, molti con discrezione ed un certo imbarazzo, supporto, sarà ricordato per sempre Alessandro. Nel centro, accanto agli encomiabili religiosi, operano anche alcuni volontari.

E all'inaugurazione della targa erano presenti anche amici e conoscenti di Alessandro e della sua famiglia, le professoresse in pensione LinaLepri e Maria Antonietta Lena. Tutti si sono stretti alla famiglia Vettese, in composto dolore, mentre don Benedetto, con belle parole richiamava i motivi di tale opportuna intitolazione del Centro. Un modo speciale per ricordare un uomo che tanto ha fatto per gli altri e che, anche in questo modo, continuerà ad essere presente.