Le curve dei contagi e dei decessi flettono rispetto ai mesi di novembre e dicembre, ma restano comunque su livelli alti. Parliamo dei dati di gennaio, undicesimo mese dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. I nuovi casi positivi sono stati 3.144, per una media di 101,42 al giorno. A dicembre i contagi erano stati 3.468, per una media di 111,87. A novembre, che resta il mese del picco, 6.588 positivi: 219,6 ogni ventiquattro ore. Nel primo mese del 2021 i decessi sono stati 73. A dicembre 98, a novembre 100.
L'andamento completo
Il mese si è aperto con 279 contagi e concluso con 90. Questo l'andamento completo per settimane. All'inizio eravamo nella quarantaquattresima settimana: 40 contagi il ventotto dicembre, 142 il ventinove, 209 il trenta, 264 il trentuno dicembre, 279 il primo gennaio, 15 il due e 206 il tre gennaio. Media di 165 al giorno.
Poi la quarantacinquesima settimana: 46 casi il quattro gennaio, 146 il cinque, 209 il sei, 61 il sette, 127 l'otto, 124 il nove, 126 il dieci. Media di 119,85. Quindi la quarantaseiesima settimana: 45 casi l'undi ci gennaio, 99 il dodici, 102 il tredici, 106 il quattordici, 93 il quindici, 89 il sedici, 83 il diciassette. Media di 88,14 al giorno.
Settimana numero quarantasette: 28 casi il diciotto gennaio, 77 il diciannove, 134 il venti, 69 il ventuno, 91 il ventidue, 93 il ventitré, 86 il ventiquattro. Media di 82,57 al giorno. Infine la quarantottesima settimana: 25 casi il venticinque gennaio, 83 il ventisei, 194 il ventisette, 79 il ventotto, 68 il ventinove, 71 il trenta, 90 il trentuno. Media di 87,14. Limitatamente ai giorni di gennaio, i contagi sono stati 3.144, con una media di 101,42.
Le medie dei contagi di tutte le altre settimane: 1,14 casi al giorno la prima, 7,4 la seconda, 15,85 la terza, 30,57 la quarta, 15,71 la quinta, 8,42 la sesta, 6,71 la settima, 5 l'ottava, 2 la nona, 1 la decima, 0,85 l'undicesi ma, 0,42 la dodicesima, 0,71 la tredicesima, 0,57 la quattordicesima, 0,57 la quindicesima, 0,14 la sedicesima, 0,57 la diciassettesima, 0,85 la diciottesima, 0 la diciannovesima, 0,57 la ventesima, 0,28 la ventunesima. E 0 casi nella ventiduesima. Quindi, 1,14 nella ventitreesima e nella ventiquattresima, 5,85 nella venticinquesima, 14,14 nella ventiseiesima. E 6,2 nella ventisettesima. Poi 5,57 nella ventottesima. E 2,28 nella ventinovesima, 14,14 nella trentesima. Nella trentunesima 15, nella trentaduesima 29,14. Proseguendo: 101,57 contagiati al giorno nella trentatreesima settimana, 183,28 nella trentaquattresima, 235,86 nella trentacinquesima, 292 (il picco) nella trentaseiesima, 224,28 nella trentasettesima, 225,71 nella trentottesima, 134,42 nella trentanovesima, 99,57 nella quarantesima, 106,28 nella quarantunesima, 106,28 nella quarantaduesima, 97,4 nella quarantatreesima. Mentre nella quarantaquattresima, finora, media di 186,8.
La curva dei decessi
Anche a gennaio è stata molto pesante: 73 vittime in trentuno giorni. Una media di 2,35 ogni ventiquattro ore.
A dicembre 98 morti positivi al Sars-Cov-2. Per una media di3,16 ogni ventiquattro ore. A novembre erano stati 100: media di 3,33 al giorno. A marzo erano stati 25, ad aprile 23, a maggio 2, a giugno 8. Poi zero morti sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre e 9 ad ottobre.
Il mese di febbraio 2021 è iniziato con 4 decessi. Trend e confronti Questele medie mensili dei contagi che definiscono l'esatta e completa traiettoria della curva: 13,8 casi al giorno a marzo, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore. A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. In tutto il 2020 in provincia di Frosinone si sono registrati 14.681 contagi da Covid-19. E 266 decessi. A gennaio 2021, come detto, i contagi sono stati 3.144, per una media di 101,42. E 73 morti. Con i dati di ieri, primo febbraio 2021, arriviamo ad un totale di 17.859 casi positivi e 343 decessi. Dall'inizio della pandemia (due marzo 2020) sono passati 337 giorni. E i grandi numeri dimostrano in modo inequivocabile il peso, enorme e drammatico, della seconda ondata. Sotto ogni punto di vista. In quattro mesi (ottobre, novembre, dicembre, gennaio) ci sono stati 16.728 dei 17.859 contagi totali, aggiornati cioè al primo febbraio 2021. Il 93,66%. Sempre in quattro mesi 280 dei 343 morti in totale dall'inizio della pandemia. Vale a dire l'81,63%.
La prima ondata è durata dal due marzo al venti giugno.
Fino ad allora in Ciociaria c'erano stati 679 contagiati e 52 decessi. Poi un periodo, che va dal ventuno giugno al ventinove settembre, nel corso del quale i contagiati sono stati 400 e i decessi 7. La seconda ondata è iniziata il 30 settembre. Da quel momento in Ciociaria ci sono stati 16.780 contagi e 284 decessi. Sul fronte dei contagi la seconda ondata è stata 24,7 volte superiore rispetto alla prima. Mentre per quanto riguarda i decessi, sono stati 5,4 volte maggiori.
Le traiettorie
Le persone che hanno contratto il virus in Ciociaria sono dunque 17.859. L'andamento è indicativo. Per superare i 1.000 casi ci sono voluti 209 giorni, dal due marzo al ventiquattro settembre. Per arrivare a 2.000 invece sono passati 24 giorni, dal venticinque settembre al diciotto ottobre. Poi, per oltrepassare i 3.000 casi, di giorni ne sono bastati 6, dal diciannove al ventiquattro ottobre. Ancora: da 3.000 a 4.000, appena 5 giorni, dal venticinque al ventinove ottobre. E da 4.000 a 5.000 soltanto 3 giorni: trenta ottobre, trentuno ottobre, primo novembre. Sono stati 4 i giorni per arrivare a 6.000: dal due al cinque novembre. 3 giorni per arrivare da 6.000 a 7.000: dal sei all'otto novembre.
Proseguendo, 5 giorni perarrivare e superare quota 8.000: dal nove al tredici novembre. E 5 giorni pure per oltrepassare i 9.000: dal quattordici al diciotto novembre.
Mentre da 9.000 a 10.000 sono trascorsi 3 giorni: dal diciannove al ventuno novembre. Infine, da 10.000 a 11.000 casi i giorni passati sono stati 7, dal ventidue al ventotto novembre. Da 11.000 a 12.000 di giorni ne sono trascorsi 10: dal ventinove novembre all'otto dicembre. Poi 9 giorni (dal nove al diciassette dicembre) per passare da 12.000 a 13.000 casi. Infine, 10 giorni per passare da 13.000 a 14.000 contagi, vale a dire dal diciassette al ventisette dicembre. Mentre per arrivare a 15.000 casi di giorni ne sono trascorsi 7: dal ventotto dicembre 2020 altre gennaio 2021. Quindi, 7 giorni pure per passare da 15.000 a 16.000: dal quattro al dieci gennaio. Infine, 12 giorni per arrivare a quota 17.000 partendo da 16.000. Dall'undici al ventidue gennaio. Questa la sequenza completa: 209-24-6-5-3-4-3-5-5-3-7-10. Quindi, 9-10-7-7-12. Per quanto riguarda i guariti, sono 14.181.
Il 79,40% delle persone che hanno contratto il virus.
In sorveglianza domiciliare in questo momento ci sono 1.628 persone positive. Sia i dati che l'andamento delle curve disegnano bene le evoluzioni della pandemia in provincia di Frosinone. A marzo l'impatto è stato fortissimo, ma nulla di paragonabile a quanto successo da ottobre in poi. Anche se moltissimi casi della seconda ondata sono stati trattati con la misura della sorveglianza domiciliare. Vuol dire con sintomi gestibili.
Altissimo negli ultimi mesi il numero dei decessi.
Su Lab24 (de Il Sole 24 Ore) ci sono diversi studi approfonditi sui numeri della pandemia. In provincia di Frosinone c'è un'incidenza di 3.554 casi positivi ogni 100.000 abitanti. In provincia di Latina è di 3.514, in quella di Roma di 3.394. In provincia di Rieti è di 4.317, a Viterbo di 3.445. Mentre, con il valore della media mobile a sette giorni, in Ciociaria ci sono 20 casi ogni 100.000 abitanti. Stesso numero delle province di Latina e Rieti. Mentre a Roma sono 18 e in provincia di Viterbo 13.
Gli indici
Il numero dei contagiati in provincia di Frosinone è di 17.859. I decessi sono stati 343. I residenti nei 91 Comuni ciociari sono 489.083. Il tasso di mortalità misura il rapporto tra i morti per la pandemia e il numero degli abitanti. Significa che c'è stato un decesso per Coronavirus ogni 1.425,89 abitanti. L'attuale indice di mortalità è 0,070%. Dividendo invece il numero degli abitanti per quello dei contagiati, emerge che in Ciociaria ha contratto il virus una persona ogni 27,38 residenti. La percentuale attuale è 3,65%. C'è poi l'indice di letalità, cioè il rapporto tra persone finora contagiate e decessi. La percentuale è dell'1,92%. Vuol dire che si è registrato un decesso ogni 52,06 persone contagiate. Si tratta di cifre in evoluzione continua. Quello che appare chiaro è che la seconda ondata non è terminata e non accenna a perdere quota in maniera significativa. Né sul versante dei contagi né soprattutto su quello dei decessi. Il ritorno in zona gialla non deve far abbassare la guardia. D'altronde l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato è stato chiaro: «Bisogna mantenere alta l'attenzione. Oggi (ndr: ieri per chi legge) è il primo giorno di rientro in zona gialla, se non ci sarà rigore nei comportamenti potremmo andare in zona rossa e questo vanificherebbe gli sforzi fatti».