Lei insospettabile, lui già noto per spaccio. In casa avevano oltre un chilo di cocaina pronta per essere immessa nel mercato illecito della droga. A "tradirli" i cento grammi di cocaina scoperti in auto durante un posto di blocco e l'atteggiamento sospetto della donna.
Atteggiamento che non è sfuggito alle forze dell'ordine.
Scacco allo spaccio della droga. A vincere un'importante partita sul fronte del contrasto al mercato delle sostanze stupefacenti sono stati i carabinieri del NOR-Sez. Operativa della Compagnia Carabinieri di Frosinone e gli agenti della Squadra mobile della questura di Frosinone. Arrestati madre e figlio e sequestrato oltre un chilo di cocaina. Per la coppia sono stati disposti i domiciliari.

I fatti
Era alla guida di una Hyundai Tucson quando è stata fermata a un posto di blocco, durante un servizio congiunto dei carabinieri e della polizia finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel capoluogo. Lei, Elisabetta Cervini, 59 anni, incensurata, alla vista delle forze dell'ordine ha mostrato un atteggiamento che ha insospettito subito le forze dell'ordine, tanto da indurli ad effettuare una perquisizione che ha consentito di scovare 100 grammi di cocaina. Da qui la perquisizione a casa dove è stato rinvenuto oltre un chilo sempre di cocaina. Nei guai insieme alla donna anche il figlio, Marco Crescenzi, di 36 anni, già noto agli uffici di polizia per reati simili. Entrambi sono stati arrestati mercoledì pomeriggio dai carabinieri e dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli operanti, nel corso di un servizio congiunto, hanno fermato a un posto di blocco una Hyundai Tucson, condotta dalla cinquantanovenne. Il comportamento sospetto della frusinate ha indotto gli operatori ad effettuare una perquisizione che ha consentito di rinvenire 100 grammi circa di cocaina. Ritenendo che presso la propria abitazione la donna potesse nascondere altra sostanza stupefacente, le forze dell'ordine hanno esteso, infatti, la perquisizione al suo domicilio. Proprio nell'abitazione sono stati rinvenuti, all'interno di una cantina, altri 50 grammi circa di cocaina e, ben occultati all'interno di una fioriera, ulteriori dodici involucri termosaldati, del peso complessivo di circa 1 chilogrammo, contenenti sempre la stessa sostanza stupefacente, pronta per essere immessa nel mercato illecito. La droga è stata sequestrata unitamente a materiale vario per il confezionamento. Su disposizione dell'autorità giudiziaria i due sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Madre e figlio sono difesi dall'avvocato Marco Maietta.