Processo Mollicone, dopo l'ennesimo rinvio qualcosa si muove. Scelta la composizione dell'assise: il dottor Capurso come presidente e la dottoressa Sodani come giudice a latere. E ovviamente I giudici popolari. Il processo potrà così avere inizio il 19 marzo.

La notizia dell'ennesimo rinvio dell'inizio del processo a carico degli imputati chiamati a rispondere della morte di Serena Mollicone, atteso per il 15 gennaio, ha scosso per l'ennesima volta l'opinione pubblica.  Un po' come accaduto per il "nulla di fatto" per una mancata notifica in fase preliminare che ha minato profondamente papà Guglielmo. Poi il rinvio a giudizio a fine luglio dell'ex maresciallo Franco Mottola, del figlio Marco e della moglie Anna Maria, di Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. Ma un ulteriore slittamento era impensabile. E Invece è accaduto anche questo per «difficoltà recentemente sopravvenute nella composizione togata della Corte d'Assise» .

A prendere il "toro per le corna" è stato lo stesso presidente del tribunale, il dottor Massimo Capurso, che non potendo in altro modo "trovare la quadra" ha «ritirato le dimissioni anticipate dalla magistratura, già rassegnate il 25 settembre, a valere dal 1° gennaio, revocate temporaneamente il 30 novembre scorso, per esigenze dell'Ufficio». E ha cercato di strutturare la nuova composizione. A spiegare le esigenze era stato prioprio il dottor Capurso: «Per poter presiedere una Corte di Assise, pur nel silenzio della legge che ha riordinato la progressione in carriera dei magistrati (D. Lgs. 160/2006), occorrendo originariamente almeno la "qualifica non inferiore a magistrato di appello", qualifica oggi abolita; si sostiene ora che basterebbe, comunque, il conseguimento della II valutazione di professionalità (vale a dire "solo" 8 anni di anzianità).

A seguito del recentissimo trasferimento ad altro ufficio giudiziario del distretto del Lazio della presidente della Sezione penale, la dottoressa Donatella Perna (delibera del Csm del 10 dicembre), di poco preceduto da quello del giudice penale anziano, la dottoressa Olga Manuel (delibera del 7 luglio), rispettivamente presidente e giudice a latere della Corte di Assise di Cassino, la composizione di quest'ultima, per quanto riguarda il magistrato idoneo (per anzianità minima) a presiederla, è divenuta improvvisamente un problema (quasi) irrisolvibile nell'immediato e, comunque, in tempo utile per l'inizio del processo penale in oggetto, dal momento che nessun altro giudice penale del tribunale di Cassino ha un'anzianità superiore ai 6 anni (tranne il gip più anziano, incompatibile per il processo Mollicone».