Eccedenze idriche del 2015, interviene il Comune per fare chiarezza e rassicura i cittadini. I pagamenti richiesti sono regolari spiega l'Ente che non procederà con azioni esecutive in caso di mancato pagamento entro i 60 giorni. Ma i cassinati hanno ancora parecchi dubbi sulla legittimità e sulla scelta di inviarle proprio in questi mesi così critici a livello economico e sociale.
«In riferimento agli avvisi di accertamento - spiegano dal Municipio - e alla proposta di richiesta di sospensione dei pagamenti avanzata da più parti, si comunica che, trascorsi i 60 giorni dal ricevimento dell'avviso di pagamento, il Comune non avvierà subito dopo alcuna azione esecutiva avendo, a norma di legge, tre anni di tempo per poterlo fare.

Riguardo alla fatturazione di conguaglio della tariffa di depurazione per gli anni 2015, 2016, 2017, di esclusiva competenza dell'organismo straordinario di liquidazione (nominato a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario), organismo cui va tutta la somma da incassare e da utilizzare per l'indennizzo dei creditori, il Comune ha inviato la fatturazione con posta ordinaria e ha cinque anni di tempo per l'accertamento esecutivo.

Anche in questo caso, quindi, considerata l'attuale grave situazione economica di molte famiglie causata dal Covid, pur se obbligati dalla legge, come atto dovuto, a richiedere tale differenza sulla tariffa depurazione (quella approvata e già fatturata dal Comune per l'annualità 2015 e quella approvata da AceaAto5 nello stesso anno, nonché per l'importo della quota fissa della depurazione stessa) non ci saranno ingiunzioni di pagamento nei confronti dei cittadini».
Il sindaco invita i cittadini a usare la mail istituzionale di riferimento o di telefonare qualora si sia in possesso di documento di avvenuto pagamento. Oppure ci si può rivolgere, per eventuali chiarimenti, all'ufficio Ica dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, e il martedì e il giovedì dalle 16 alle 17.