Aveva 10 anni Antonella, la bambina morta a Palermo per una sfida social. La morte della piccola, vittima di una challenge estrema su TikTok, sta portando nuovamente alla ribalta l'impatto delle sfide online sui più giovani. Antonella si è legata una cintura alla gola, finendo per soffocarsi. Come combattere i pericoli delle sfide iniziate per gioco, per noia? Fondamentale, per evitare tragedie simili, è il ruolo dei genitori. A loro si rivolge la Polizia Postale con una serie di consigli. Consigli pubblicati anche sulla pagina Facebook della questura di Frosinone.

«Sfide, o meglio challenge. Questo è anche il mondo degli adolescenti sui social. Sfide inoffensive come balletti, canzoni cantate al karaoke, prove di abilità assolutamente innocue. Ma anche sgambetti, la "Skullbreaker challenge" o legarsi una cintura al collo per provocare asfissia come l'ultima, la "Black out challenge". I social non sono pericolosi in sé ma è pericoloso l'uso che se ne può fare lanciando sfide folli o accettandole anche a rischio della vita».

Alcuni consigli
«Parlate ai ragazzi delle nuove sfide che girano in Rete in modo che non ne subiscano il fascino; alcune challenge espongono a rischi medici (assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bicarbonato), altre inducono a compiere azioni che possono produrre gravi ferimenti a sé o agli altri (selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su auto in corsa, distendersi sui binari). Assicuratevi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle sfide online. I ragazzi spesso si credono immortali e invincibili per una immaturità delle loro capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno.

Monitorate la navigazione e l'uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi. Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphone: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell'uso in modo da essere sempre al sicuro.
Se trovate in rete video riguardanti sfide pericolose, se sui social compaiono inviti a partecipare a challenge, se i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti le sfide, segnalateli subito alla Polizia postale anche online sul sito del commissariato di ps online».