Coppia a giudizio per violenza sessuale, rapina e lesioni a un'estetista. Il pubblico ministero Vittorio Misiti, davanti al giudice per le udienze preliminari Antonello Bracaglia Morante ha contestato all'uomo una violenza sessuale consumata, consistita in un palpeggiamento, quindi in continuazione un tentativo di violenza sessuale per il tentativo di un bacio nella stessa circostanza.

Poi, per un secondo episodio, sono stati contestati alla coppia il reato di rapina, nonché come reato connesso le lesioni gravissime (per una prognosi di 45 giorni) commesse stando alle accuse per garantirsi l'impunità.
Entrambi dovranno comparire davanti al tribunale collegiale di Frosinone per l'udienza del 27 aprile.

Il fatto contestato risale a settembre 2019. La denuncia è stata presentata da un'estetista di Frosinone, costituitasi parte civile attraverso l'avvocato Daniele Mieli. Il primo episodio si sarebbe verificato nello studio dell'estetista, una trentenne frusinate. Alla donna si era rivolto il compagno di una cliente. L'uomo, 52 anni, di Frosinone aveva preso appuntamento per un massaggio, ma sul lettino, sdraiata a faccia in giù e senza reggiseno c'è finita l'estetista che ha denunciato di aver subito da parte dell'uomo degli atti sessuali.

L'uomo l'avrebbe minacciata dicendole, secondo quanto ricostruito dalla procura, «devi stare ferma e immobile, altrimenti ti farò passare i guai». Quindi sostiene l'accusa l'avrebbe costretta a spogliarsi, l'avrebbe fatta sdraiare sul lettino, sganciandole il reggiseno e costringendola con forza a subire atti sessuali, consistiti nel palpeggiamento del seno. In più l'uomo è accusato di aver tentato di baciare sulla bocca l'estetista quando la donna sarebbe riuscita a divincolarsi.

La coppia, ovvero il cinquantunenne e la convivente di 39 anni, è accusata, in concorso, di rapina e lesioni, per un secondo fatto, verificatosi stando alla denuncia nel parcheggio del Casaleno. Sei giorni dopo la violenza sessuale denunciata, la cliente come ricostruito dalla procura avrebbe condotto in auto l'estetista al Casaleno dove, ad attenderla, c'era l'uomo. Questi avrebbe aggredito verbalmente la giovane accusandola di averlo sedotto e chiedendole il telefono cellulare per controllare i messaggi. Al diniego della estetista, sostiene l'accusa, l'uomo gli avrebbe strappato di mano il telefonino, facendo rovinare a terra la ragazza con una grossa spinta. La donna ha riportato un trama cranico oltre a delle conseguenze di natura psicologica.
La coppia è difesa dagli avvocati Rosario Grieco e Giulia Giacinti.