In un periodo, come quello attuale, in cui si fanno i conti anche con la disoccupazione, con la cassa integrazione, con le aziende costrette a chiudere, a mandare a casa padri di famiglia, sapere che c'è una luce in fondo al tunnel, non può che fare bene a un territorio industriale come quello ciociaro.

E grazie a una scommessa vinta da chi, facendo anche corse contro il tempo, in un periodo segnato dal Covid-19, è riuscito a non permettere che venisse inflitto un altro colpo al cuore delle aziende e dei lavoratori che tanto hanno lottato per i loro diritti, non può che essere una buona notizia in un periodo che passerà ormai alla storia.

E tra le realtà positive che stanno dando speranza e segneranno una delle poche, purtroppo, belle pagine dell'anno della pandemia e dell'inizio del 2021 è sicuramente la Special Product's Line che si è impegnata a salvare posti, o meglio, a salvare il lavoro ai dipendenti della Biomedica Foscama scongiurando che l'azienda di Ferentino fosse cancellata definitivamente dalla storia della farmaceutica frusinate come impianto di produzione.

Una scommessa vinta dal presidente Massimiliano Florio che ha acquistato lo stabilimento andato all'asta della Biomedica Foscama. Uno stabilimento tra l'altro sconsigliato dai consulenti in quanto la struttura era fatiscente. Ma il gruppo della Special Product's Line, con alle spalle una esperienza che l'ha portato già ad essere una delle realtà più importanti nel Lazio e non solo, con un sito anche ad Anagni (dove conta oltre 300 dipendenti) non si è arreso, ha guardato avanti, e ha permesso a tante famiglie di guardare al futuro con maggiore serenità.

Gli impegni assunti con i sindacati sono stati tutti rispettati. E anche il 2021, per l'azienda chimico farmaceutica di Ferentino, si è aperto con un importante programma di consegne, in tutto il mondo, e soprattutto la volontà e l'impegno che sono stati un punto di forza del dottore Massimiliano Florio. Proprio dal presidente e amministratore delegato della Special Product's Line, ci siamo fatti raccontare come si è riusciti nell'impresa e a garantire posti di lavoro.

Da Pomezia ad Anagni. Anche nella città dei Papi siete riusciti a ridare vita a una realtà diventata un fiore all'occhiello in provincia di Frosinone con oltre 300 dipendenti...
«Tutto parte dalla Special Product's Line Spa, società farmaceutica italiana con sede a Pomezia, produttrice di farmaci Patent e off Patent (generici) per conto di importanti gruppi nazionali e internazionali oltre alla commerciale SoSe.PHARM, società facente parte del Gruppo Florio. Nel 2011 si arriva allo stabilimento dell'ex Bioprogress. Stabilimento chiuso che abbiamo acquisito all'asta. Nel 2013 prendemmo persone che erano in cassa integrazione. Erano 24. Trascorsi i due anni abbiamo cercato di risollevare il sito trasferendo una serie di atout di forme solide orali. E così nello stabilimento di Pomezia si è inserito il mondo degli antibiotici iniettabili, quindi ha assunto una collocazione differente, mentre il reparto degli orali è stato trasferito ad Anagni. Nel 2017 abbiamo ceduto lo stabilimento di Pomezia per concentrarci definitivamente su Anagni dove ad oggi ci sono 320 dipendenti».

Nel 2019 la Biomedica...
«La Biomedica è sempre stata una azienda conosciuta nel nostro settore per la produzione di liofilizzati e iniettabili. Quando nel 2019 abbiamo avuto la conferma del fallimento e dell'asta giudiziaria abbiamo iniziato a monitorare il sito. Sito che, tra l'altro, era sconsigliato da tutti i consulenti, perché la struttura era fatiscente ed aveva necessità di un importante revamping sia strutturale che in fermi di tecnologia. L'AIFA (Agenzia italiana del farmaco) aveva sospeso le autorizzazioni nel 2018, i tempi quindi per noi erano brevissimi. Una corsa contro tutto partecipando all'asta giudiziaria».

Nell'incontro del 10 settembre 2019 nella sede Unindustria di Frosinone, Special Pharma Lab S.r.l.
ha accolto tutte le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali...
«Noi abbiamo fatto la nostra parte. Settantadue persone inserite nell'organigramma, l'accordo era di prenderne 40 entro dicembre 2020. Il 31 dicembre avevamo già ottemperato a tutto. Siamo poi riusciti a ricevere tutte le autorizzazioni con due visite ispettive, autorizzazione per i prodotti finiti e l'altra per la produzione Api».

Un segnale di speranza e coraggio...
«Abbiamo intrapreso il progetto con grande serenità, con forza e tenacia, non ci siamo scoraggiati, anche se l'opera è stata complicata con l'arrivo della pandemia a inizio 2020. Il problema era anche legato ai fornitori, molti dalla Lombardia. Poi una maggiore preoccupazione è scaturita dal fatto che l'azienda non potesse ricevere la visita ispettiva, ma fortunatamente la stessa AIFA ha permesso questo incontro a distanza, in video in real time. Lo scorso mese di ottobre il primo lotto di farmaci è partito per le Filippine. E, con esso, è ripresa ufficialmente, a pieno ritmo, la produzione nella Biomedica. I farmaci prodotti nel sito di Ferentino, in particolare il TAD a base di Glutatione sale sodico ed Esafosfina specialità medicinale per infusione a base di un monosaccaride , sono destinati non solo al mercato nazionale ma soprattutto a quello internazionale».

Sente di ringraziare qualcuno?
«Il gruppo di lavoro, lo staff dirigenziale che si sono dedicati ai due stabilimenti. L'unione industriale di Frosinone che è stata molto attenta e ci ha aiutato molto sul territorio. E poi i sindacati, qualcuno ha fatto un po' resistenza, del resto ognuno fa la propria parte.
C'era una situazione precedente, non per colpa nostra, che aveva creato preoccupazione tra i dipendenti, ma una volta raggiunti i risultati e tutelato il percorso aziendale c'è stata collaborazione».

Avete garantito sicurezza e ridato speranza ai lavoratori...
«Abbiamo cercato di trasmettere serenità a tutti, il senso di unione, di famiglia. Abbiamo dato assistenza in tutte le situazioni, abbiamo messo in atto le misure di prevenzione e protezione dal rischio di contagio da Covid-19, abbiamo proceduto ad effettuare tamponi ogni settimana. Il lavoratore forse è arrivato a sentirsi più sicuro in azienda che a casa».

Quell'azienda che è riuscita a trasmettere e a ridare la serenità persa durante i mesi in cui i lavoratori erano scesi anche davanti ai cancelli dell'azienda alla periferia di Ferentino per manifestare, con la paura di perdere il lavoro. Lavoro che, invece, è stato riconfermato in uno degli anni sicuramente più difficili della storia.