Stop all'invio delle cartelle esattoriali e di altri atti fiscali fino al 31 gennaio. Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che, si legge nella nota di palazzo Chigi, «prevede l'ulteriore differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché degli altri atti tributari elencati dall'articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34».

Il provvedimento sposta al 31 gennaio il termine di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dal decreto legge di marzo.

Con tale intervento, «fermo restando quanto disposto in relazione alla salvezza delle attività compiute e degli effetti prodottisi nel periodo dal primo gennaio 2021 alla data di entrata in vigore del decreto-legge appena approvato, la sospensione degli stessi versamenti opera senza soluzione di continuità dalla data iniziale della stessa (21 febbraio 2020 per i debitori con residenza o sede legale nei comuni della prima "zona rossa", 8 marzo 2020 per gli altri) fino al 31 gennaio 2021».