Giudizio sospeso. Ieri doveva essere il grande giorno della ripresa in presenza delle lezioni alle scuole superiori, ma il maltempo, che ha flagellato la Ciociaria domenica scorsa con precipitazioni nevoso e a varie quote, anche basse, ha costretto tanti ragazzi a rimanere a casa e diversi sindaci a disporre, per ieri, la chiusura di scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia, alcuni istituti, dove era possibile, hanno aperto con una partecipazione limitata.

«Siamo ripartiti - ha detto Mario Luigi Luciani, presidente per Frosinone dell'Associazione nazionale presidi e dirigente scolastico al "Nicolucci Reggio" di Isola del Liri - ma è prematuro per fare una valutazione attendibile. Diversi alunni sono rimasti bloccati a casa dalla neve, così come tanti insegnanti. Dovremo aspettare mercoledì, giovedì per avere un quadro attendibile della situazione e segnalare eventuali disagi e problemi alle autorità competenti». Il monitoraggio è, comunque, iniziato.

«Abbiamo iniziato - ha proseguito Luciani - a raccogliere le prime segnalazioni. Ad esempio, nella mia scuola, ieri, ho avuto studenti che sono arrivati dopo le 8 e dopo le 10 per problematiche legate ai tempi di trasporto. Inoltre, sono stato costretto a dover far uscire prima alcuni ragazzi provenienti dalla Valle di Roveto, la cui uscita era prevista alle 15, perché se avessero rispettato l'orario, avrebbero perso l'ultimo treno, quello delle 14.40, che li riportava a casa. In più, mi hanno segnalato che i mezzi provenienti da Veroli erano a rischio sovraffollamento rispetto alle percentuali di capienza indicate nel piano. Ripeto: è ancora prematuro dare un giudizio, c'è bisogno ancora di qualche giorno di rodaggio anche per capire dove apportare i correttivi, ma alcuni problemi già segnalati alla vigilia si sono in qualche modo manifestati».

«Senza considerare, poi - ha concluso Luciani - la ridotta qualità della vita e della didattica ricevuta da studenti che escono anche alle 17. Mi chiedo quali energie mentali e fisiche possano essere disponibili dopo che si è passati quasi una giornata fuori e si è rincasati anche alle 19 o alle 20; perché in alcuni casi succede». Lo stress test per la scuola sarà, quindi, oggi. Cosa prevede il piano di rientro per gli istituti superiori della provincia di Frosinone? Le attività didattiche in presenza per le scuole superiori riprenderanno al 50% della popolazione studentesca.

Il ritorno della didattica prevalentemente in presenza deve avvenire nel rispetto delle indicazioni volte a garantire il necessario raccordo con il sistema di trasporto pubblico locale che prevede, come prima misura di contenimento della diffusione del contagio, la capienza massima del 50% dei posti consentiti dalla carta di circolazione del mezzo di trasporto. Da ciò deriva la necessità di prevedere più fasce orarie di ingresso, cui ne corrisponderanno altrettante in uscita, così da suddividere gli studenti su un numero maggiore di mezzi di trasporto.

Il primo ingresso sarà alle 8 per il 60% degli studenti che ogni giorno sono impegnati in presenza e ad entrare saranno le classi del biennio (prime e seconde); il secondo, riservato al triennio (terze, quarte e quinte), è alle 10 e interesserà il restante 40% degli alunni in presenza, avendo cura, in entrambe le ipotesi, di garantire l'unitarietà dei gruppi-classe in entrata e in uscita. Nel corso degli incontri si è convenuto di articolare, ove già non previsto dalla autonomia organizzativa degli istituti scolastici, l'attività didattica su sei giorni settimanali. La giornata scolastica avrà durata di cinque ore (con "ore" di 50 minuti per venire incontro alle esigenze soprattutto degli istituti professionali), per cui i turni di uscita sono stati individuati nelle 13 e nelle 15.

Una rimodulazione dell'orario che potrebbe comportare una maggiore permanenza a scuola degli insegnanti che hanno, ad esempio, lezione in prima e in quinta, tanto che qualcuno potrebbe entrare alle 8 e uscire alle 15. Una riorganizzazione che finisce per riverberarsi anche sul resto delle attività. In virtù di questa pianificazione i sindaci sono stati invitati a rimodulare gli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali, produttive e degli uffici pubblici al fine di alleviare le difficoltà nell'organizzazione della vita delle famiglie che potrebbero derivare dai nuovi orari di ingresso a scuola ed evitare congestionamenti e assembramenti. Per il tpl è stato immediatamente attivato un monitoraggio per apportare eventuali correttivi laddove si registrassero situazioni deficitarie.

Pochi casi il lunedì. Anche ieri la regola non ha fatto eccezione, pur con altri due morti ad allungare la triste lista di chi non è riuscito a vincere la guerra contro il Covid. E i contagi calano per il quarto giorno consecutivo.

I decessi
Dopo che domenica è stata superata la soglia delle trecento vittime dall'inizio della pandemia, la settimana comincia con due decessi. Si tratta di uomo di 71 anni residente ad Anagni e una donna di 68 anni residente a Picinisco. La passata settimana, chiusa con 19 morti, si era aperta con tre vittime. A gennaio, finora, si contano 28 decessi.

I contagi
Come ogni lunedì si verifica l'ef fetto riduzione del numero di tamponi della domenica, ragion per cui ieri sono stati certificati 28 nuovi contagi. I test seguiti sono stati 402, con il tasso di positività che si posiziona al 6,96%, il più basso da una settimana a questa parte.
Nel precedente bollettino il dato era al 9,44%. I nuovi casi vengono segnalati a Ferentino con 4, ad Anagni, Boville Ernica e Vico nel Lazio con 3, Ceccano, Frosinone, San Vittore del Lazio e Sora con 2. I 28 casi di ieri sono la migliore partenza settimanale dal 5 ottobre quando i casi furono 13. Va detto che, durante i giorni di festa, si sono susseguite giornate da 27 casi il 26 dicembre e 15 casi il 2 gennaio. La scorsa settimana, comunque, la migliore dalla prima decade di ottobre a oggi si era aperta con 45 mentre le tre precedenti con 46, 40 e 39. Vedremo in questa settimana se gli effetti delle misure di rigore adottate durante il periodo delle feste natalizie hanno sortito effetto portando ad un abbassamento del numero di contagi.

La scorsa settimana (617 casi totali e una media nelle 24 ore di 88,14) ha registrato, comunque, un calo del 26,46% rispetto al periodo 4-10 gennaio (839 casi e una media di 119,86) e del 46,58% in confronto alla settimana a cavallo tra fine anno e inizio 2021 (1.155 casi e una media di 165). Numeri simili agli attuali si riscontrano con la settimana 21-27 dicembre, archiviata a 682 e a una media di 97,43, rispetto a quella, l'ultima ha avuto una diminuzione del 9,5%. Tra il 14 e il 20 dicembre e tra il 7 e il 13 dicembre i casi erano stati 744 (media 1063) per cui la contrazione dell'ultima settimana, rispetto ad allora, è del 17,06%. Se, invece, il dato dei sette giorni passati si compara con il picco dei contagi dall'inizio della pandemia, ovvero con i 2.044 positivi, per una media di 292 nell'arco delle 24 ore, del periodo 2-8 novembre, la diminuzione è assai più consistente: 69,81%. Rispetto ad ora la settimana più vicina nel tempo con meno contagi è quella tra il 5 e l'11 ottobre con 204 casi e una media di 29,14. In tal caso nel confronto l'aumento è del 202,45%. Ciò dà la dimensione di come, rispetto ad allora, le cose siano cambiate, con nel mezzo l'escalation dei casi di novembre.

Mese che si è chiuso con il record dall'inizio dell'emergenza di 6.588 contagi per una media quotidiana di 219,6. Gennaio, con i numeri in discesa dell'ultima settimana, è attestato a 110,22 di media per un totale di 1.984, dietro ai 111,87 casi di dicembre (3.468 totali) e ai 113,81 di ottobre (3.528). 

I guariti
Basso pure il numero dei negativizzati di ieri, 23, il minimo dell'ultimo periodo dai 7 del 2 gennaio.
La scorsa settimana sono guariti in 920, da metànovembre sono oltre 9.300. Tra quelli di ieri ne sono stati segnalati, 4 Ferentino e 2 a Frosinone.

I vaccini
La Asl di Frosinone informa di aver rinforzato i punti di somministrazione del vaccino Covid: ospedale di Frosinone hub, Alatri, Sora e Cassino Spoke. «Le nuove postazioni saranno dislocate nei 4 distretti - informa la direzione generale -. Le sedi utili per tutti i cittadini sono Frosinone, Anagni, Ceccano, Atina e Pontecorvo e risponderanno sia alla necessità di garantire una più ampia offerta che di rendere l'azienda più prossima alla cittadinanza. Tale organizzazione, che resterà operativa per assicurare tutte le attività vaccinali, sarà ulteriormente implementata con l'entrata in campo dei medici di medicina generale a partire dal 1° febbraio 2021. Ieri, intanto, il dato dei vaccinati dalla Asl di Frosinone è salito a 8.557 su 111.453 effettuati in tutto il Lazio. Ed è sempre la quarta azienda del Lazio per numero di dosi somministrate.

di: Raffaele Calcabrina