Un appello accorato alle famiglie ma, soprattutto, ai giovani affinché in questo momento di ripresa delle attività didattiche in presenza rispettino scrupolosamente le regole. È quello rivolto dal primo cittadino Anselmo Rotondo all'indomani della riapertura di tutte le scuole sul territorio comunale.

L'attenzione è massima, anche se la curva negli ultimi tempi sta fornendo segnali incoraggianti, tutti la tengono sotto stretta osservazione. Il pericolo è ancora dietro l'angolo e per questo il sindaco e l'assessore Longo continuano a verificare quotidianamente i numeri: «I dati nel corso degli ultimi giorni sono confortanti con circa cinque positivi al giorno, ma oltre il doppio di negativizzati», ha spiegato il primo cittadino che ha voluto ringraziare tutti per la collaborazione e in particolare i genitori.

«Ringrazio i genitori che sono stati molto pazienti in questo periodo, spesso ci rivolgono quesiti, proposte che cerchiamo di sintetizzare al meglio - ha osservato - Ma a volte anche le ipotesi che fanno non possono essere prese in considerazione. Nonostante abbiamo ricevuto molte richieste che ci chiedono di tenere le scuole chiuse non possiamo farlo, i dati sono incoraggianti ma soprattutto perché la didattica deve riprendere, la formazione dei ragazzi è fondamentale. Ora sono le regole civili della convivenza che devono essere predominanti».

Ed è proprio qui che Rotondo si rivolge alle famiglie, ai ragazzi stessi: «Chiedo ai genitori di imprimere ai propri figli quel rispetto delle regole necessario per evitare che si possano nuovamente impennare i casi. Il mio invito forte è ai ragazzi di essere non egoisti nei loro comportamenti ma, soprattutto, rispettare se stessi per rispettare gli altri e l'intera comunità nella quale loro vivono. La comunità che, a volte, non è la propria (perché molti arrivano anche da paesi limitrofi), ma quella a cui ci si rivolge. Noi vogliamo vedere la luce del termine di questa pandemia, ricordando quelli che non ce l'hanno fatta, quelli che si sono ammalati e il personale sanitario in prima linea per tutti noi».