Erano stati fermati dopo il pagamento del pedaggio autostradale per uno strano comportamento. E, dalla perquisizione personale, era saltato fuori un carico di 300 grammi di eroina nascosto nelle parti intime della passeggera. Agli agenti della Sottosezione A1 di Cassino, guidati dal comandante Cerilli, agli ordini del
dottor Macarra, non era sfuggita una strana agitazione all'interno di una Nissan Micra che, secondo gli operanti, avrebbe tentato una manovra particolare per non essere controllata. Poi una animata discussione tra conducente e passeggera. Fino al posto di blocco.

Quando gli agenti hanno fermato i due, sarebbe stato notato un certo nervosismo tale da indurre - come ricostruito - a una perquisizione: nelle parti intime della donna (D.S.C.) di 30 anni è stato trovato un involucro contenente tre etti circa di eroina. Sia lei, sia il conducente (S.L.) di 30 anni - entrambi di
Sora - sono stati posti ai domiciliari, mentre la droga è stata sequestrata. Si è tenuta ieri mattina la convalida della misura per entrambi, assistiti dall'avvocato Antonio Carugno, in via telematica.

La donna si è assunta ogni responsabilità, affermando di aver chiesto solo un passaggio al suo vicino di casa, di fatto ignaro della vera "mission" del viaggio. Si sarebbe, in sostanza, presa ogni addebito. Ma l'atteggiamento descritto dalla polizia non ha convinto il giudice che ieri sera ha convalidato le misure, disponendo per entrambi i domiciliari.