Con le 507 vittime di ieri l'Italia ha superato la soglia degli 80.000 morti per il Covid-19. In totale sono 80.326. I nuovi contagi sono stati 15.774. Martedì i positivi erano stati 14.242, i morti 616. Processati 175.429 i tamponi: il tasso di positività è del 9%, in calo rispetto al 10,05% del giorno prima.
Nel Lazio, su oltre 13.000 tamponi (475 in più rispetto a martedì), si sono registrati 1.612 casi positivi (+231). I decessi sono stati 41.

È stata superata quota 100.000 guariti. Ha detto l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato: «Diminuiscono i decessi e le terapie intensive, mentre aumentano i casi e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'11%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 5%». Poi D'Amato ha aggiunto: «Il ministero della salute con una circolare ha indicato l'aggiornamento dei dati processati anche con il test antigenico rapido a partire dal 15 gennaio». L'aggiornamento dei dati riguarderà il bollettino nazionale quotidiano. I dati nazionali relativi al computo dei casi positivi al Covid terranno conto anche del numero di contagi rilevati con i test antigenici rapidi, come previsto dalla circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero Gianni Rezza.

La circolare riconosce appunto la validità dei test antigenici rapidi. Proseguirà per tutto il mese di gennaio la campagna della vaccinazione antinfluenzale, sia con i medici di medicina generale che con l'acquisto nella rete delle farmacie. Ha dichiarato D'Amato: «Ricordiamo che lo scorso anno il picco influenzale avvenne a fine gennaio e inizio febbraio. Vi è ancora tutto il tempo per eseguire la vaccinazione ed evitare complicanze. Quest'anno, grazie all'imponente copertura vaccinale e all'utilizzo delle mascherine, abbiamo un'incidenza pari a 1,44, sei volte inferiore a quella dello scorso anno».