«Il Lazio sicuramente rischia "l'arancione", quanto ad un eventuale ingresso in zona "rossa" non possiamo escluderlo. In questo momento c'è un plateau lievemente in ascesa e abbiamo un aumento del numero dei ricoveri, per cui potrebbe anche accadere». Ha risposto così all'agenzia Dire il presidente dell'ordine dei medici di Roma Antonio Magi. Aggiungendo:

«Questa sarà la settimana decisiva perché vedremo concretamente i risultati delle prime giornate di vacanza: se non ci siamo comportati bene, e questa è la mia preoccupazione, avremo un innalzamento della curva dei contagi. Speriamo di riuscire a mantenere un limite che ci permetta di non mettere in crisi il Servizio sanitario nazionale». Magi ha detto che le terapie intensive «tutto sommato stanno reggendo». Specificando che il punto è cercare «di evitare di arrivare alla stessa situazione del mese di novembre, per questo dobbiamo leggere i dati in prospettiva».

E se nel giro di un mese le regioni dovessero poi risultare tutte arancioni o rosse? In quel caso per il presidente dell'ordine dei medici di Roma «non c'è altra scelta se non il lockdown». Ha sottolineato: «Questa è l'unica soluzione che ci ha permesso, anche nella prima fase, di risolvere la situazione. Non dimentichiamo che per le feste natalizie c'è stata nuovamente una certa migrazione nord-sud e sud-nord, per cui abbiamo di nuovo mischiato le carte. Speriamo bene». Sul tema della scuola Antonio Magi ha spiegato fra l'altro: «Per quanto mi riguarda, finché non avremo una curva dei contagi che ci dia un'indicazione ben chiara, avrei rimandato l'apertura delle scuole a febbraio».