E dopo Striscia la notizia anche Raitre si interessa dell'ecomostro di Pontecorvo. Il cinema-teatro della città fluviale sta suscitando fortissimo clamore. A generare le polemiche quanto trasmesso dal tg satirico di Mediaset nei giorni scorsi. L'inviato Vittorio Brumotti si è recato a Pontecorvo per raccontare lo scandalo dell'opera incompiuta più famosa del paese.

Un finanziamento di ben un milione e ottocentomila euro speso per costruire uno "scheletro" di cemento non più utilizzabile. Immagini e parole che hanno suscitato la fortissima indignazione dei cittadini che hanno aspramente criticato quello sperpero di denaro pubblico. Ma se i riflettori delle scene non si sono mai accesi all'interno di un cinema-teatro inesistenti, non si spengono quelli della ribalta nazionale. L'attenzione è massima tanto che ieri mattina in città sono arrivate anche le telecamere di Raitre per riprendere quell'ecomostro ormai conosciuto ovunque.

La trasmissione Rai
Nella zona di giardino delle sport c'era la trasmissione "Buongiorno Regione" che nei prossimi giorni trasmetterà un lunghissimo servizio per raccontare tutti i retroscena di quest'opera. Sul posto era presente anche il sindaco Anselmo Rotondo e alcuni assessori della sua giunta. Il primo cittadino, come per "Striscia la notizia", ha fornito tutte le informazioni e chiarito ogni aspetto di quest'opera che risale agli inizi degli anni duemila e che lui ha ereditato.

«Più volte siamo stati accusati di non aver concluso l'opera – ha spiegato il primo cittadino di Pontecorvo - Ma occorre chiarire che il finanziamento del primo lotto da un milione e ottocentomila euro (quello servito per la costruzione dello scheletro in cemento e per il pagamento delle spese tecniche) fu richiesto e ottenuto nel 2000. Chi amministrava in quell'anno ha amministrato anche nei successivi otto anni e mezzo.
Appare evidente, quindi, che già la stessa Regione ritenne l'opera non più funzionale non concedendo ulteriori finanziamenti. Questa è una struttura che io, e prima di me l'allora sindaco Notaro oggi assessore della mia giunta, ho ereditato e sulla quale non c'è possibilità di intervento. Anche perché dopo vent'anni di abbandono i danni strutturali sono enormi».