Una Epifania speciale per molti bambini e non solo perché l'onda solidale non si è fermata neanche per la Befana. Associazioni, cittadini, volontari hanno raccolto dolcini e doni da regalare ai piccoli. Tanti piccoli gesti che hanno testimoniato, ancora una volta, il cuore grande della città. «A nessuno deve mancare una "coccola" - ha spiegato una parrocchiana di Sant'Antonio - Non è la caramella a fare la differenza, ma la presenza. Il gesto, una mano tesa che si fa abbraccio».

Così come nella parrocchia di Sant'Antonio anche nelle altre sono state tante le donazioni. Ancora altre sono arrivate anche da fuori comune nelle case famiglia della città. Un vassoio di biscotti, qualche busta di caramelle, un ciambellone. Il pensiero che fa la differenza in una giornata che per molti bambini è fatta di attesa e che tutti meritano di vivere al meglio tra risate e gioia, nonostante le difficoltà e i problemi dei "grandi".
«È vero che molti pensano che le feste siano diventate un fenomeno di consumismo - spiega un madre che h anche un negozio di generi alimentari in città - e forse in parte lo sono.

Ma quello che ho potuto notare quest'anno mi ha fatto ricredere. Ho visto nonni acquistare biscotti, pezzi di grana, alcuni hanno portato via barattoli di cioccolata o marmellata o cacao per il latte». Le calze sono diventate "umane", vanno incontro ai reali bisogni di chi le riceve e ottimizzano la spesa di chi le dona. Insomma, forse la pandemia, i problemi economici che ne sono derivati hanno riportato l'attenzione sull'essenziale, come si faceva un tempo, quando anche un paio di calzini rappresentava un regalo di lusso.