La tragedia del Covid si è abbattuta ieri sulla comunità di Esperia. Il 2021 si apre nel peggiore dei modi. Il virus questa volta si è portato via Emilio Colino, trentotto anni, padre di famiglia, ricoverato da diverso tempo al Gemelli a Roma, dove ha combattuto, invano, con tutte le sue forze contro la malattia.

La notizia della sua morte è stato uno schiaffo in faccia per il piccolo centro. Sconvolto il sindaco Giuseppe Villani che ricorda Emilio, innamorato di Esperia, tanto da dare vita a diverse iniziative con le associazioni locali.

Nato da un padre originario di Sessa Aurunca, che negli anni Settanta si trovò a Esperia per svolgere il servizio da carabiniere nella locale stazione, Emilio si è sempre sentito esperiano doc e insieme ai suoi coetanei ha presto organizzato eventi e manifestazioni volte a valorizzare e custodire le tradizioni del paese.

Un bravissimo ragazzo, lo dipingono tutti i suoi amici e parenti. Affranta la moglie; ancora ignari i bambini, troppo piccoli per comprendere che un virus con la corona ma che di regale non ha nulla si è portato via il loro papà proprio mentre erano in attesa della Befana.

Emilio era anche molto apprezzato sul posto di lavoro: era una guardia giurata e si occupava della sicurezza nello stabilimento della Fiat.