Era dal 21 novembre che in Ciociaria non si registravano tanti positivi. Dopo un mese, infatti, si torna a superare la soglia dei duecento casi giornalieri, ieri 209. Nel conto ci sono altri due morti, come pure 236 negativizzati. A dicembre superata quota tremila positivi, ora sono 3.204.
I decessi
Si allunga il numero di persone che non ce l'hanno fatta a vincere il Covid. È dal 7 di novembre che, consecutivamente, si registra almeno un morto al giorno (ma molto spesso sono più, fino a un massimo di nove). All'elenco si aggiungono allora un uomo di 91 anni residente a Cassino e una donna di 93 anni residente a Gaeta. In questa settimana i deceduti sono otto, a mercoledì scorso erano sette (poi la settimana si era chiusa a venti). Nel confronto con mercoledì 16 dicembre erano 18 (e quella settimana è stata archiviata con 29 casi totali). Andando ancora più a ritroso nel tempo, erano 7 e 21 totali (7-13 dicembre) e 14 e 24 (30 novembre-6 dicembre) nelle prime due settimane del mese. Da novembre i morti sono 194 su un totale di 263, ovvero il 73,7% dall'inizio dell'emergenza, a dimostrazione di come la seconda ondata sia stata particolarmente dura per questa provincia non solo in termini di contagi.
Il rapporto Istat-Iss
A proposito di decessi, in base al nuovo rapporto Istat-Istituto superiore di sanità, diffuso ieri, «la seconda ondata si caratterizza a ottobre per un eccesso di decessi totali del 13% sia al Nord che al Centro-sud, mentre nel mese di novembre si distingue nuovamente l'eccesso di mortalità del Nord (+61,4%), rispetto al Centro (+39,3) e al Sud (+34,7%). In molte regioni del Nord l'eccesso di mortalità totale del mese di novembre supera quello del picco di marzo-aprile: in Valle d'Aosta (+139% rispetto al +71% di aprile), in Piemonte (+98% a novembre rispetto al +77% di aprile), Veneto (+42,8% rispetto al +30,8% di aprile), e Friuli-Venezia Giulia (+46,9% contro +21,1%).
L'incremento dei decessi registrato a novembre è più basso di quello osservato in corrispondenza della prima ondata dell'epidemia solo in Lombardia e in Emilia-Romagna. Per quanto riguarda le classi di età, lo scostamento della mortalità dall'andamento precedente al periodo in cui è iniziata l'emergenza è ben evidente a partire dal mese di marzo per le età superiori ai 49 anni e aumenta al crescere dell'età. L'eccesso di circa 50.000 decessi per il complesso delle cause riscontrato a livello nazionale per il periodo marzo-maggio 2020, rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019, è dovuto per il 72% all'incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più (36.400 decessi in più)».
I nuovi casi
In Ciociaria si segnala un'ulteriore crescita dei positivi dopo il dato, già questo in risalita di martedì (142 e quarto del mese di dicembre). I 209 casi di ieri sono il record di dicembre e il peggior dato dal 21 novembre quando furono 226, ma in quella settimana si contavano anche 343 e 337 casi giornalieri tra il 18 e il 19 novembre. In settimana la media nelle24 ore si è innalzata a 130,3 che sarebbe il dato più alto dal periodo 23-29 novembre, chiuso con una media di 134,42. Sulle cifre potrebbero pesare le uscite prenatalizie per lo shopping, ma è ancora presto per valutarne gli effetti. A dicembre sono stati superati i 3.200 casi di quattro unità per una media quotidiana di 106,8, terza dall'inizio dell'emergenza dopo novembre (219,6) e ottobre (113,81). Gli ultimi casi sono stati segnalati soprattutto da Cassino 25, Frosinone 19, Pontecorvo 15, Alatri 11, Cervaro 10, Ceccano e Veroli 8, Amaseno e Sora 7. In questi stessi centri si hanno 20 negativizzati a Cassino, 18 a Pontecorvo, 5 ad Alatri, 4 Amaseno, Cervaro e Sora, 3 a Ceccano, 2 a Frosinone e 1 a Veroli.
I vaccini
Oggi si vaccina il personale del pronto soccorso di Frosinone-Alatri con in testa il responsabile nonché presidente dell'ordine dei medici Fabrizio Cristofari.
Invece, il sindaco di Santopadre Giampiero Forte, dirigente farmacista e responsabile della campagna vaccinale anticovid della Asl Roma 5 è stato tra i primi ad essere vaccinati all'Ospedale "Parodi Delfino" di Colleferro.