Un dibattito asciutto e senza colpi di scena, quello con cui si è concluso l'anno per il consiglio comunale di Veroli. Confermato dunque il trend che ha caratterizzato tutto il 2020 e in linea di massima tutta la consiliatura: uno scambio di vedute tra le parti mai sopra le righe.
Una seduta comunque importante, l'ultima per il consigliere, già candidato sindaco, Fabrizio Cretaro. Il pentastellato, con un intervento in conclusione ha illustrato le ragioni della sua scelta circa la volontà di la carica.

«Poche giorni fa ho presentato le mie dimissioni che verranno formalizzate in questi giorni. Un motivazione riconducibile alla mia attività lavorativa tale da non permettermi di mantenere lo stesso impegno investito fino ad oggi. Il lavoro di squadra come Movimento 5 Stelle è frutto della nostra forza e non voglio che difficoltà personali impediscano l'efficacia dell'azione congiunta. Sono certo che il mio successore Gianluca Primi, già coordinatore del gruppo, porterà alla nostra azione politica ancora più forza. Un ringraziamento sincero lo rivolgo al sindaco, alla giunta e ai colleghi consiglieri nonché al personale tutto».

Ad esprimergli vicinanza, per la coerenza e il senso di responsabilità che hanno guidato la sua decisione, l'intero parterre amministrativo. Attestati di stima e sostegno sono infatti arrivati indistintamente da membri di maggioranza e opposizione.

Come anticipato in apertura, un consiglio mosso da narrazioni tecniche, per lo più di carattere economico. A guidare la narrazione dei punti all'ordine del giorno, il vicesindaco e assessore al bilancio Assunta Parente. Approvato con il beneplacito della maggioranza, il Pef (piano economico finanziario), con la conferma per il 2020 delle tariffe già adottate nell'anno precedente con facilitazioni per le utenze non domestiche. E se da un lato, lo stesso Fabrizio Cretaro ha invocato nuovamente l'adozione della tariffa puntuale, l'assessore all'ambiente Emanuele Fiorini ha precisato come si sta lavorando per ottimizzare la raccolta, ad esempio già con la distribuzione di contenitori con il codice a barre, tenendo comunque presenti i costi proibitivi del sistema di riciclo.