Superati i 13.000 contagi in provincia di Frosinone dall'inizio della pandemia. E il bollettino di ieri registra 157 nuovi casi su 995 tamponi effettuati. Ma soprattutto altri 3 decessi. E 118 negativizzati. Numeri che impongono di tenere la guardia alta.

La situazione
Dicevamo dei 157 casi su 995 test molecolari effettuati.
Indice di positività al 15,7%, dopo che mercoledì si era attestato al 16,8%. Un dato che continua a mantenersi alto in Ciociaria. In Italia è del 9,8%. I guariti (negativizzati) sono stati 118. A Cassino 26 nuovi contagiati e 13 negativizzati, a Pontecorvo 12 positivi e 2 guariti. A Sant'Elia Fiumerapido 12 casi e 5 guariti. Mentre ad Amaseno ci sono stati 9 contagi e 3 negativizzati. A Cervaro 7 casi, ad Aquino 6 (e 1 guarito). Poi 6 casi a Frosinone (ma 7 guariti) e 5 a Castrocielo (2 negativizzati). Ci sono stati anche 3 decessi: un uomo di 87 anni residente ad Alatri, una donna di 74 anni residente a Ceccano e un uomo di 100 anni residente a Roma. Il trend Siamo nella quarantaduesima settimana dal primo caso segnalato in Ciociaria. Era il due marzo scorso. Da allora sono passati 291 giorni. Questo l'andamento: 55 contagi il quattordici dicembre, 83 il quindici, 122 il sedici, 157 il diciassette. Per un totale di 417. La media giornaliera è di 104,25 nuovi casi ogni ventiquattro ore. In quattro giorni effettuati 3.034 tamponi orofaringei. Il tasso di positività della settimana è finora è del 13,7%. Ci sono stati pure 351 negativizzati in quattro giorni. Per una media giornaliera di 87,75. In questa settimana quindi i nuovi contagiati superano i guariti.

Uno sguardo alla media dei nuovi contagi delle ultime settimane: 101,57 nella trentatreesima, 183,28 nella trentaquattresima, 235,86 nella trentacinquesima, 292 (il picco) nella trentaseiesima, 224,28 nella trentasettesima, 225,71 nella trentottesima, 134,42 nella trentanovesima, 99,57 nella quarantesima, 106,28 nella quarantunesima. Nella quarantaduesima finora 104,25. Continua a tenersi alta la curva dei decessi.
Nei primi diciassette giorni di dicembre sono stati 59.
Per una media di 3,47 al giorno. Negli ultimi quattro giorni 21 morti positivi al Sars-Cov-2 (media di 5,25).
A marzo i decessi erano stati 25, ad aprile 23, a maggio 2, a giugno 8. Poi zero morti sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre e 9 ad ottobre. Quindi 100 a novembre. In ogni caso, negli ultimi tre mesi si sono registrati 168 dei 227 decessi dall'inizio della pandemia in Ciociaria.
Il 74%. Una percentuale altissima. 

Le tappe del contagio
Le persone che hanno contratto il virus sono dunque 13.017. L'andamento è indicativo. Per superare i 1.000 casi ci sono voluti 209 giorni, dal due marzo al ventiquattro settembre. Per arrivare a 2.000 invece sono passati 24 giorni, dal venticinque settembre al diciotto ottobre. Poi, per oltrepassare i 3.000 casi, di giorni ne sono bastati 6, dal diciannove al ventiquattro ottobre. Ancora: da 3.000 a 4.000, appena 5 giorni, dal venticinque al ventinove ottobre. E da 4.000 a 5.000 soltanto 3 giorni: trenta ottobre, trentuno ottobre, primo novembre. Sono stati 4 i giorni per arrivare a 6.000: dal due al cinque novembre. 3 giorni per arrivare da 6.000 a 7.000: dal sei all'otto novembre. Proseguendo, 5 giorni per arrivare e superare quota 8.000: dal nove al tredici novembre. E 5 giorni pure per oltrepassare i 9.000: dal quattordici al diciotto novembre. Mentre da 9.000 a 10.000 sono trascorsi 3 giorni: dal diciannove al ventuno novembre. Infine, da 10.000 a 11.000 casi i giorni passati sono stati 7, dal ventidue al ventotto novembre. Da 11.000 a 12.000 di giorni ne sono trascorsi 10: dal ventinove novembre all'otto dicembre.
Infine, 9 giorni (dal nove al diciassette dicembre) per passare da 12.000 a 13.000 casi. Questa dunque la sequenza completa: 209-24-6-5-3-4-3-5-5-3-7-10-9.

Nel Lazio
In tutta la regione ieri 1.597 casi positivi (+377) su quasi 16.000 tamponi (+201). I decessi sono stati 57, cioè 17 in più rispetto al giorno precedente. Record di guariti: +4.177. Dice l'assessore regionale Alessio D'Amato: «Il dato odierno (ndr: ieri per chi legge) supera di 109 casi il dato del giovedì della scorsa settimana. Un segnale negativo che potrebbe indicare una inversione di tendenza che dobbiamo evitare: ora servono senza indugi misure nazionali».

Test antigenici e vaccinazioni
Sempre Alessio D'Amato ha fatto sapere che «il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive ha aggiornato la definizione di caso da Covid-19 chiarendo definitivamente l'utilità del test antigenico rapido in cui il Lazio è stato apripista nella forte attività di screening». Spiega: «A questo punto ci aspettiamo che nelle rilevazioni giornaliere siano inseriti anche i numeri dei test antigenici per misurare la capacità di testing». L'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio ha sottolineato: «La vaccinazione Covid-19 riguarderà tutti i medici, compresi i medici specialisti territoriali e in generale tutti gli operatori sanitari e socio-assistenziali.
Nessuno rimarrà escluso dalla vaccinazione secondo le linee guida stabilite a livello nazionale».

Il fronte dell'influenza
Nel Lazio, ad oggi, l'incidenza delle sindromi influenzali è pari a 1,37 casi ogni mille abitanti. Rileva D'Amato: «A dicembre dunque la circolazione del virus influenzale nel Lazio è praticamente assente, l'utilizzo delle mascherine e la copertura vaccinale stanno funzionando». In tutta la regione sono 50.080 le dosi di vaccino antinfluenzale "Fluenz Tetra"per la fascia di popolazione dai 2 ai 18 anni da consegnare ai pediatri di libera scelta e ai centri vaccinali delle Asl. All'Azienda Sanitaria Locale di Frosinone 3.908 dosi.