Saranno un Natale e un Capodanno diversi. Il governo si appresta a varare il nuovo decreto, ma ormai sulle misure è stata trovata la quadra. Si va verso un lockdown nei giorni di festa e nei precedenti. Obiettivo evitare che pranzi e cenoni di Natale e il veglione di Capodanno possano fare da detonatori per innescare la terza ondata di contagi al Covid.

Il nuovo Dpcm con le misure per contrastare il Covid sarà varato questa sera nel Consiglio dei ministri. In mattinata, invece, le proposte saranno illustrate alle Regioni che, praticamente in blocco, avevano sollecitato la linea del rigore, preoccupate della tenuta del sistema sanitario di fronte a una terza ondata.
Il tutto sembra ormai deciso: zona rossa nazionale dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. La linea più rigorista dello stop totale per tutte le feste sembra, al momento, accantonata. In quelle date bar, ristoranti e negozi resteranno sempre chiusi (tranne gli alimentari, le farmacie, le edicole, i tabaccai, le librerie) inoltre non sarà consentito nemmeno spostarsi all'interno del proprio comune di residenza se non per comprovati motivi di necessità, salute e lavoro.

In precedenza dal 21 dicembre non sarà più consentito varcare i confini regionali e raggiungere così le seconde case in una regione diversa dalla propria. Sempre permesso, però, il ritorno a casa.
Tra i due blocchi di zona rossa ci saranno tre giorni senza divieti. Così dal 28 al 30 dicembre riapriranno i negozi (fino alle 21), i bar e i ristoranti sempre (fino alle 18). Si potrà uscire dal proprio comune ma non dalla regione. Sarà mantenuto il coprifuoco alle 22.
In vista delle decisioni di oggi si cerca, però, di concedere qualche deroga. Da qui l'ipotesi per i pranzi e le cene di Natale di consentire di aggiungere ai commensali due familiari stretti non conviventi. Una concessione di fronte alle pressioni di chi ha manifestato la volontà di non lasciare soli nei giorni di festa gli anziani soli o i familiari residenti in un'altra zona della città o in un comune diverso dal resto dei congiunti.

Il ministero dell'Interno ha dato disposizione di rafforzare i controlli in vista del ritorno a casa di chi, per lavoro o altro, è lontano dalla propria residenza e per verificare il rispetto della stretta di Natale.
Lo shopping sarà a numero chiuso, droni e telecamere per monitorare in tempo la situazione e disperdere sul nascere assembramenti da evitare. I controlli saranno intensificati anche nelle stazioni e negli aeroporti. Il distanziamento andrà rispettato anche in auto, durante il viaggio. Dunque, le persone non conviventi dovranno indossare la mascherina e occupare un solo posto per ogni sedile.

Dal Viminale l'indicazione è per controlli rigidissimi e tolleranza zero. In campo ci saranno 70.000 uomini delle forze dell'ordine. Saranno impiegati anche l'esercito dell'operazione Strade sicure e la protezione civile. Alle forze di polizia è stato chiesto di far rispettare le misure in modo rigoroso anche nei locali. Per spostarsi torna l'autocertificazione.
Ieri, intanto in Italia si sono contati 18.236 casi e 683 decessi con un indice di positività al 9,9%.