Quali prospettive turistico – economiche è lecito attendersi nell'immediato futuro? Questo è il grande quesito sul quale anche tutti gli operatori economici di Fiuggi vanno interrogandosi ormai da tempo.

In tal senso ci troviamo davanti a due scenari obbligati e non meglio definiti. Il primo è quello legato al progetto di privatizzazione della controllata Acqua e Terme Fiuggi S.p.A. Una partita che il comune di Fiuggi e la Regione Lazio stanno giocando, per fortuna, a braccetto. Vedremo nei prossimi mesi.

Il secondo filone invece passa inevitabilmente attraverso le azioni che il Governo andrà a porre in essere al fine di "rimettere in moto il motore economico". Da questo punto di vista purtroppo per il settore, Fiuggi compresa, non sembrerebbero giungere buone notizie, vista la netta presa di posizione della più grande associazione di albergatori in Italia.

«L'unica cosa che condividiamo del documento esaminato nei giorni scorsi nel Consiglio dei Ministri è la parola bozza», è questo il commento lapidario del presidente Bernabò Bocca davanti alla prima stesura del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. L'importante associazione di albergatori che a Fiuggi ed in Provincia di Frosinone è presieduta da Bruno Della Morte mette poi a fuoco il quadro generale: «Al turismo, settore più colpito della pandemia, viene dedicata scarsa attenzione, con una dotazione finanziaria esigua (3,1 miliardi di euro per cultura e turismo, pari all'1,6% dei 196 miliardi previsti dal piano), per di più orientata quasi unicamente ai grandi attrattori turistico culturali».

Quindi la richiesta di Federalberghi : «Chiediamo che il Piano venga integrato con urgenza, prevedendo una linea di intervento volta a sostenere la riqualificazione dell'intero sistema d'offerta turistica. Se il Governo non ha idee, chiami le imprese».