Usura aggravata ed estorsione. Sottoposto a stato di fermo Maurizio Sardelli, 60anni di Pontecorvo, accusato di richieste a strozzo durante il lockdown. È questa l'ipotesi della procura che ha condiviso i risultati dei militari delle Fiamme gialle di Cassino, coordinate dal tenente colonnello Rapuano, disponendo un fermo nei confronti dell'impren ditore ora in attesa di convalida. Gli episodi contestati al sessantenne di cui non sono stati forniti dettagli in virtù dell'attività ancora in corso farebbero riferimento a presunte richieste di natura estorsiva in pieno lockdown nei confronti di almeno un paio di persone del Cassinate. Richieste finite al centro di un'attività di riscontro dei finanzieri del Gruppo di Cassino andate avanti per diverso tempo e culminate nella misura di ieri emessa dai pm Bulgarini e Maisto, anche in relazione a un ipotizzato pericolo di fuga.

Intanto le Fiamme gialle di Cassino insieme ai colleghi di Fiumicino con l'intervento di un'unità cinofila hanno proceduto al sequestro di denaro e beni nelle disponibilità dell'imprenditoreche, assistito dall'avvocato Emanuele Carbone, resta inattesa della convalida. Solo una settimana prima, un'altra operazione della Finanza ha portato al sequestro preventivo dei beni mobili e immobili sia nei confronti di Maurizio Sardelli che del figlio Giuseppe. Le misure del Tribunale di Roma La cifra sottoposta a sequestro preventivo una decina di giorni prima ha superato il milione di euro. Nei confronti dei Sardelli è stato applicato, su richiesta del procuratore di Cassino il dottor Luciano D'Emmanuele quanto disposto dal Codice antimafia (d.lgs 159/2011).

La vasta attività ha riguardato l'intero territorio, compresa la provincia di Latina, mettendo in atto un sequestro preventivo anticipato finalizzato alla confisca di beni e utilità nella disponibilità dei due imprenditori.
Tra i sequestri anche una villa a Terracina, quote societarie anche in attività di Piedimonte, Pontecorvo e San Felice Circeo oltre a numerosi conti. Campanello d'allarme, la forte sproporzione tra redditi dichiarati e beni posseduti evidenziata dagli inquirenti. Uno stile divita particolare, come dimostra l'informativa che racconta di auto di lusso e di ville faraoniche: pure dell'utilizzo di una Maserati color oro (intestata a terzi).
Per questa attività l'udien za è fissata al 1° febbraio a Roma. Costante l'attenzione delle Fiamme gialle che sono sempre in campo per individuare e aggredirei canali illegali di accesso al credito, che vedono coinvolti sempre più spesso imprenditori e famiglie a causa della crisi economica dovuta alla pandemia in atto.