Il processo per i bandi sulla videosorveglianza e la ztl al Comune di Frosinone si avvicina all'ultimo atto. Ieri, nell'aula del tribunale di Frosinone (presidente Francesco Mancini, a latere Silvia Fontebasso e Francesca Proietti) sono stati ascoltati alla presenza del pm Adolfo Coletta che ha coordinato le indagini gli ultimi due testimoni.
Si esaurisce così la lunga fase dibattimentale (prima udienza a gennaio 2016 subito rinviata per un difetto nella composizione del collegio), nel corso della quale si è registrato il decesso di uno dei principali imputati, l'ex consigliere comunale Paolo Lacava.
Per l'inchiesta denominata "Occhio vigile" restano così sotto processo l'ex comandante dei vigili urbani Rosario Delvino, quindi Marco Illarietti e Valentina Lazzaroni, gestore e collaboratrice della Security Trust, nonché Giuseppe Federici della società Fgs, difesi dagli avvocati Alessandro Barbieri, Antonino e Calogero Nobile, Gianfranco Brancato e Laura Bacchi. Parte civile il Comune di Frosinone con l'avvocato Vincenzo Galassi.
I fatti contestati si riferiscono al 2011, sotto la vecchia amministrazione (nell'ultima udienza era stato ascoltato in qualità di testimone anche l'ex sindaco Michele Marini). I reati contestati a vario titolo sono di associazione a delinquere, turbativa d'asta, falso ideologico e corruzione. In aula, ieri, sono stati ascoltati due avvocati bresciani relativamente alla posizione della Security Trust per il bando sulle telecamere di videosorveglianza. Il primo è stato un collaboratore della società e ha riferito di essersi occupato unicamente di contratti con i privati.
Il secondo legale, invece, è stato incaricato dalla Security Trust quale esperto di diritto amministrativo per seguire le varie pratiche nel periodo 2011-2015 dal momento che la società «era interessata ha riferito il teste a entrare nel mondo degli appalti pubblici, finora non frequentato». Rispondendo alle domande dell'avvocato Calogero Nobile, il testimone ha riferito di aver preso parte al ricorso al Tar promosso contro il Comune di Frosinone sul bando di cui la società era stata aggiudicataria. «Alla Security Trust - ha ricordato il legale - fu chiesto di affiancare il Comune nel ricorso».
L'avvocato ha spiegato che il ricorso non era contro la società lombarda, bensì contro i criteri adottati dal Comune di selezione degli aspiranti.
«In sede cautelare - ha precisato il teste - il Tar respinse il ricorso ritenendo che i criteri scelti rientrassero nella discrezionalità amministrativa».
I criteri - è stato chiesto al teste - erano rigidi? «Erano assai selettivi la risposta e ciò è indiscutibile, ma non illegittimi in considerazione del fatto che l'azienda che non ha i requisiti se li può procurare con l'Ati o con l'avvalimento. Inoltre i potenziali aspiranti potevano essere numerosi». Ciò in riferimento al fatto che il bando chiedeva un'esperienza pregressa in due capoluoghi di provincia.
Il teste ha poi ricordato che, nonostante l'aggiudicazione definitiva, il contratto non fu mai firmato. All'avvocato Alessandro Barbieri, difensore di Delvino, il teste ha spiegato che la Security Trust non avendo da sola i requisiti, essendo alle prime esperienze in bandi pubblici, era ricorsa all'avvalimento.
«È stata costretta - ha aggiunto il legale bresciano - a cercare i requisiti con l'avvalimento». Nel ricorso, peraltro, ha precisato il testimone - l'avvalimento non poteva essere contestato, essendo previsto da norme europee. E nulla, inoltre, era stato contestato all'impresa. L'udienza è stata poi aggiornata a fine gennaio per l'inizio della discussione, dedicata al pubblico ministero e alla parte civile. Discussione che proseguirà in una seconda udienza a febbraio da dedicare alle arringhe difensive, con una terza, a marzo, destinata alle repliche quando uscirà la sentenza.
In sede di udienza preliminare in tre avevano patteggiato e un quarto, il consulente del Comune Achille Benedetti, era stato condannato con il rito abbreviato. Per l'accusa sarebbe stata pilotata la gara per l'istituzione delle zone a traffico limitato nel centro storico, del sistema di videosorveglianza e della gestione delle contravvenzioni.