La sentenza ci sarà a febbraio prossimo. Il pm per K.V., quarantenne rumeno, ha chiesto due anni e sei mesi di reclusione per la morte di due giovani rumeni avvenuta otto anni fa in A1. Per i magistrati il conducente della vettura avrebbe tentato una manovra azzardata, cercando di guadagnarsi la libertà. Ma causando in tal modo la morte di due connazionali. L'incidente avvenne in autostrada, tra i caselli di Cassino e San Vittore, nel novembre del 2013.
I quattro rumeni, giovanissimi, avevano portato via un grosso carico di oro rosso tra Perugia e Arezzo. Ma all'altezza di Cassino erano stati fermati per un normale posto di blocco. Invece di fermarsi all'alt, il conducente dell'Audi intercettata avrebbe accelerato. Quindi un folle inseguimento durato a lungo prima che l'auto si schiantasse contro un tir, dopo la carambola poi risultata mortale. Due i giovani occupanti morti sul colpo. Uno ferito, l'altro con leggere contusioni. Non solo.
Dopo gli accertamenti, all'interno dell'auto gli agenti trovarono circa 200 chili del prezioso metallo. Ora dopo le richieste dei giorni scorsi da parte del pm di una pena pari a due anni e sei mesi per il reato di morte come conseguenza di altro delitto, sono attese le repliche. In questo caso, viene contestato al giovane rumeno il reato di morte come conseguenza della resistenza ai controlli della polizia, impegnata in un controllo del tratto interessato. Per gli agenti i quattro avrebbero cercato attraverso il sistema delle auto civetta di eludere i controlli con dei complici. Ma le conseguenze sono state terribili. A febbraio la sentenza.