Sotto un cielo plumbeo e un'aria fredda e tagliente, decine di persone si sono ritrovate in piazza Diamare per accogliere il feretro di Vincenzo Iannattone. Morire a 45 anni per un maledetto virus, entrare in ospedale e salutare familiari e conoscenti, con il pensiero al momento dell'uscita, al Natale che sarebbe arrivato presto, al regalo perfetto per la nipotina e restare così, sospeso, lontano. Morire da solo.

Un dolore troppo grande per una madre, un padre, una sorella. La madre di Vincenzo, Anita, è molto conosciuta a Cassino, dipendente comunale è un pilastro e punto di riferimento nel settore dei Servizi sociali, il suo volto dolce e la sua premura con tutti, soprattutto con le famiglie in difficoltà, è cosa ben nota.
Lei che ha aiutato tante mamme, anche solo con una parola o con un sorriso, come solo una madre più "esperta" sa offrire, è stata colpita nel punto più profondo del cuore.

Vincenzo era un uomo riservato, tutti lo ricordano come molto generoso e disponibile, estremamente legato alla famiglia, un tipo "all'antica". Davanti allo strazio composto della sua mamma, e del suo papà, al dolore silenzioso della sorella, tutti i presenti non hanno potuto non versare una lacrima, per una perdita così, perchè quel figlio, fratello poteva essere una parte del loro cuore.