Assolto perché il fatto non sussiste. La lettura del dispositivo della sentenza per Antonio Salvati, l'ex sindaco di San Giovanni Incarico, rappresentato dall'avvocato De Santis, è stata data dopo le 17 di ieri.
Prescrizione solo per due dei capi d'imputazione, per gli altri invece l'assoluzione è stata con formula piena.
L'accusa è quella di abuso di ufficio, relativa all'asse gnazione delle piazza per i comizi delle passate amministrative.

I fatti contestati dalla procura della Repubblica facevano infatti riferimento alla campagna elettorale del 2012.
Secondo le accuse l'allora sindaco Salvati «al fine di favorire il proprio schieramento politico, avrebbe ostacolato e danneggiato le attività di comunicazione politico-amministrativa e di propaganda elettorale della lista contrapposta». Inoltre, una volta eletto sindaco «avrebbe impedito l'ef fettivo svolgimento delle funzioni di alcuni consiglieri comunali».

Questo perché il 4 maggio del 2012, alla vigilia delle elezioni, Salvati si sarebbe rifiutato di assegnare alla lista antagonista la piazza centrale "Falcone e Borsellino", facendo (sempre per l'accusa) attribuire alla sua un numero di protocollo precedente a quello dei concorrenti. Ieri, dopo otto anni dai fatti contestati, l'assoluzione.