Un mese. Tanto c'è voluto per invertire la rotta.
Dal 1° novembre al 1° dicembre la differenza è lampante. Allora i nuovi contagi al Covid-19 in provincia di Frosinone erano stati 399, una vetta mai più toccata, ieri, invece, se ne sono contati 104. È il segno che l'epidemia in provincia di Frosinone, dopo aver raggiunto i suoi massimi dall'inizio dell'emergenza, essersi assestata per un paio di settimane, ora va regredendo. Tuttavia, si manifestano ancora le conseguenze del notevole crescendo registrato a novembre: anche nelle 24 ore appena trascorse si sono contati dei morti, quattro. Ed è dall'8 novembre che questa scia di sangue non si arresta ancora.

Le vittime
All'elenco dei morti per Covid in provincia di Frosinone si aggiungono altri quattro nomi (sette sono presenti nel bollettino, ma di questi tre sono stati comunicati nell'edizione di ieri e precisamente i tre uomini di Aquino, Cervaro e San Giorgio a Liri, scomparsi lunedì). I nuovi deceduti sono, pertanto, un uomo di 81 anni di Ceprano, un uomo di 80 anni di Pescosolido, una donna di 82 anni di Ferentino e una donna di 81 anni di Formia.
Dall'inizio dell'emergenza le vittime sono già 172. Di queste 100 sono venute a mancare nel solo mese di novembre, dunque il 58,13%. Degli ultimi 104 decessi sono disponibili i dati di 94 persone per una età media di 74,98. Volendo fare una divisione per sesso - il dato in questo caso è riferito a 91 decessi - l'età media è di 75,57. Più alta risulta essere l'età media delle donne, che è di 78,43, rispetto a gli uomini, che si fermano a 74,01. La donna più anziana aveva 98 anni, la più giovane 48, gli uomini più giovani avevano 46 anni (sono due) e quello più anziano 91. Quanto alle residenze - tra quelle disponibili - risultano esserci 9 deceduti ad Alatri, 8 a Frosinone, 7 a Sora, 5 a Cassino, 5 ad Anagni, 5 ad Arpino (le suore ospitate nel convento), 5 a Ferentino, 3 Castrocielo, 3 a Paliano, 3 a Veroli, 2 ad Aquino, 2 a Ceccano, 2 a Ceprano, 2 a Cervaro, 2 a Isola del Liri, 2 a Fiuggi, 2 a Fontana Liri, 2 a Monte San Giovanni Campano, 2 a Pontecorvo, 2 a San Giorgio a Liri, 2 a Supino. Uno, infine, anche ad Arce, Arnara, Pescosolido, Piglio, Pignataro Interamna, Roccasecca, Santopadre e Vallerotonda. Altri nove decessi sono stati attribuiti come residenza alle province di Roma, Latina e Caserta.

Negli ultimi dieci giorni le vittime sono 46 (la media quotidiana è 4,6), negli ultimi venti, invece, sono 79, per una media di 39,5. Si sono registrate anche giornate con sette decessi, come lunedì oppure il 26 e il 25 novembre. Sono 24 i giorni consecutivi in cui si registra almeno un decesso (cosa peraltro capitata solo due volte). L'ultimo giorno trascorso senza vittime in provincia di Frosinone è il 7 novembre scorso.

I contagi
Rispetto al lunedì, il martedì segna sempre un rialzo dei numeri alla luce del maggior ricorso ai tamponi dopo il week end. Ieri ne sono stati segnalati 104, ovvero 50 in più rispetto alle 24 ore precedenti. I tamponi sono stati 1.332 per un tasso di positività del 7,8%. E anche questo dato si sta assestando verso il basso. Si tratta, peraltro, del minor numero di casi per un martedì dal 13 ottobre, quando ce ne furono 39. Da lì in poi, ci sarebbe stata l'escalation dei positivi anche in provincia di Frosinone con punte perfino di trecento, sino a sfiorare i quattrocento: il record, infatti, resta al 1° novembre con 399 contagiati in una volta sola.
I casi di ieri vengono segnalati da Frosinone con 13, Alatri con 13 e poi da Atina con 5, Cassino con 4, Fiuggi con 4, San Giovanni Incarico con 4, Ceccano con 3 e Veroli con 3.

I negativizzati
Se il numero dei contagi presenta una discontinuità rispetto alla prima parte di novembre, all'opposto, si nota un crescendo del numero dei negativizzati, molti dei quali, evidentemente, hanno contratto il virus nel momento massimo della sua diffusione in provincia e, piano piano, si stanno rimettendo in sesto. Ieri sono stati 309 i negativizzati. Di questi ne vengono segnalati 22 da Frosinone, 20 da Cassino, 13 da Alatri, 7 da Ceccano, 5 da San Giovanni Incarico, 3 da Veroli, 2 da Atina e 1 da Fiuggi.
I negativizzati degli ultimi otto giorni sono 2.085, pari a una media giornaliera di 260. Nello stesso arco di tempo i positivi sono stati 1.016, quindi 127 al giorno. Ciò significa che, in questi ultimi tempi, i negativizzati hanno superato i nuovi casi di poco meno di 140 unità ogni ventiquattr'ore.

I confronti
Questa settimana, comunque, inizia con una media di 79 casi al giorno, inferiore anche ai 136 della passata settimana, la migliore dell'ultimo periodo, e ai 147 del periodo 16-17 novembre. Per avere un paragone di come la curva stia reclinando verso il basso, basti dire che tra il 2 e il 3 di novembre la media si era attestata già a 221. E quella è stata la settimana del picco con 2.044 casi. Da quel momento, si conta un meno 23,18% nel confronto con la settimana successiva e un meno 23,67% in rapporto a due settimane dopo. Dal 2-8 novembre alla settimana trascorsa la differenza è ancora più marcata per un meno 53,96%.

Il dato settimanale
L'andamento delle ultime settimane è stato il seguente: 28 settembre-4 ottobre 105 casi per una media di 15 casi quotidiani, 5-11 ottobre 204 casi e una media di 29,14, 12-18 ottobre 711 casi e una media di 101,6, la prima settimana con un dato medio in tripla cifra, 19-25 ottobre 1.283 casi, l'esordio oltre i mille positivi, con una media di 183,3, 26 ottobre-1° novembre 1.651 casi e una media di 235,86 che, per la prima volta, ha scollinato i duecento. Ancora, dal 2 all'8 novembre 2.044 casi e una media che ha sfiorato i trecento con 292, tuttora il massimo mai registrato dall'inizio della pandemia. Una volta raggiunto il top, è iniziata la lenta discesa, anticipata da un paio di settimane di assestamento: 1.570 casi e una media di 224,29 dal 9 al 15 novembre, poi 1.580 dal 16 al 22 novembre per una media simile, 225,71. Quindi, la passata settimana con il ritorno sotto quota mille, con 941 casi e la media abbassatasi a 134,42.

I dati mensili
Differenza evidente anche rispetto all'inizio dello scorso mese: il 1° novembre sono stati registrati 399 contagi, ieri, invece, 104. Anche se, va detto, che il 1° di ottobre erano 15. Ma novembre, sotto tutti i punti di vita, nuovi contagi e decessi, è stato il mese peggiore in assoluto per cui - si spera - i dati di dicembre non potranno che migliorare.
Il confronto mensile è abbastanza eloquente da questo punto di vista: 13,8 casi a marzo, 7,76 ad aprile, poi i mesi dell'apparente scomparsa del virus 0,83 a maggio, 0,36 a luglio, quindi la ripresa dopo le vacanze estive, 5,12 ad agosto, 7,43 a settembre e il boom, 113,81 a ottobre e 219,6 a novembre. Rispetto a ottobre, novembre ha segnato un più 92,97%, rispetto a settembre un più 2.855%, mentre rispetto a marzo la crescita è stata del 1.491%.