Droga e soldi in via del Cipresso, arresti convalidati, ma ai domiciliari rimane solo il figlio della coppia. Per l'operazione condotta dalla squadra mobile della polizia e dal Norm dei carabinieri di Frosinone ieri si è svolta in tribunale l'udienza di convalida a carico di A.M. e A.D.L., 55 anni, nonché per il figlio G.M. 30. I tre erano finiti agli arresti domiciliari dopo che, venerdì mattina, agenti e militari dell'Arma avevano sequestrato nell'immobile sito nell'ex Eca 50 grammi tra cocaina e crack, ma soprattutto 113.000 euro in contanti, nascosti in un'intercapedine tra cucina e soggiorno.

Tutti e tre difesi dall'avvocato Marco Maietta hanno fornito una ricostruzione al giudice abbastanza similare.
In pratica, è stato il figlio della coppia ad addossarsi la responsabilità di tutto e a dichiarare di essere lui il detentore di droga e soldi. Per quanto riguarda la cocaina ha fatto delle ammissioni, affermando che i genitori, pur a conoscenza della cosa, non c'entrano nulla. Per i soldi, invece, ha fornito alcuni giustificativi, sostenendo che si tratti di risparmi, polizze e vecchi finanziamenti.

Al termine dell'udienza, il giudice ha convalidato l'arresto e ha mantenuto la misura dei domiciliari, in un'altra abitazione, ad Alatri, ritenendo che l'allontanamento dal contesto frusinate sia sufficiente a interrompere i legami con l'attività di cui è accusato. Sui soldi ci sono ancora verifiche in corso e il magistrato si è riservato la convalida del sequestro. Gli investigatori, infatti, nutrono seri dubbi sul fatto che il denaro sia del giovane e sono propensi nel ritenere che lo stesso sia un mero custode per conto di altri. E proprio in tal senso vanno avanti gli accertamenti. Quanto ai genitori hanno respinto le accuse sostenendo di non aver nulla a che vedere né con la droga né con i soldi ritrovati nel corso della perquisizione.