Violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. Erano i reati per i quali un uomo di 54 anni, di Veroli, rischiava una condanna a sei anni e mezzo, sulla base di quanto richiesto dal pm al tribunale di Frosinone che ha inflitto all'imputato due anni e due mesi.

Prima della discussione è stata sentita un'amica della parte offesa che ha riferito che la donna, dopo aver sentito un programma in tv sulla violenza sulle donne era scoppiata in lacrime, confessando di esserne stata anch'essa vittima. Al termine della testimonianza il pm Samuel Amari ha ritenuto provati i maltrattamenti e le violenze sessuali. Ha riferito di dichiarazioni coerenti e così ha chiesto la condanna.

L'avvocato Andreina Citoli, difensore dell'uomo, al contrario ha ritenuto che nessuna condotta è risultata provata. Evidenziando pure che nella coppia c'era molta conflittualità. In base alle accuse, il verolano, muratore, sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa, in più occasioni nel corso della ventennale convivenza matrimoniale avrebbe sottoposto la moglie a una vita fatta di violenza e maltrattamenti fino a subire atti sessuali contro la volontà della stessa.

Secondo la denuncia gli episodi di violenza sessuali sarebbero stati diversi, tra cui alcuni riferiti al periodo che va da maggio ad agosto 2019. In due di queste occasioni l'uomo avrebbe aggredito la donna mentre si trovava in cucina a riposarsi, toccandola nelle parti intime. Le urla della donna avevano richiamato il figlio che era stato aggredito anche lui.