Le polemiche sul parco del Gari non si placano. A farsi avanti nelle scorse ore l'assosciazione culturale Eqo che ha pubblicato sui social un post che lascia poco all'interpretazione. «Ci chiediamo, ma da una delibera all'avviso pubblico quanto tempo passa? Possibile che dal 3 giugno (giorno del voto all unanimità in consiglio comunale) ad oggi, ancora nessuno abbia trovato il tempo per scrivere il bando sulla questione "orti urbani"? Possibile che il dare sostegno agli indigenti, in questo difficile periodo, non stimoli e acceleri la burocrazia? Possibile che recuperare, a costo 0 per la comunità, un parco distrutto dalla malapolitica non sia prioritario?».

I fari continuano ad essere puntati sulla zona che dalla villa comunale porta alle terme Varroniane. Proprio nei giorni scorsi i ragazzi di Identità Cassinate si erano recati sul posto per un sopralluogo. Danilo Evangelista e la sua squadra avevano messo in evidenza diverse zone a rischio: il ponte, i cavi elettrici scoperti, i tombini di scolo chiusi e uno stato di degrado e abbandono oltre ogni immaginazione. È ormai quasi un decennio che l'area è lasciata all'abbandono, non sembra essere una priorità per le varie amministrazioni che si sono susseguite, ad eccezione per qualche giornata di pulizia in collaborazione con alcune associazioni di volontari.

Ma i cittadini, i giovani soprattutto, vedono nel parco del Gari un luogo pieno di potenzialità, un posto da riscoprire e rivivere, per aiutare le fasce deboli, come nel caso degli orti sociali, o da vivere nel tempo libero con amici e famiglie. Tutti fanno lo stesso appello alla politica: l'area deve essere recuperata.