Ferentino resta "insabbiata" al 40%. Troppo poco, non cresce la raccolta differenziata dei rifiuti. È facile intuire che l'assenza a tutt'oggi dell'isola ecologica influisca negativamente sul dato sfavorevole e purtroppo l'importante struttura continua a farsi attendere. Eppure il consiglio comunale ha ratificato in proposito. Molto probabilmente la burocrazia rallenta tutto.
La zona individuata dal Comune è via Bagnatore, località Tartara, troppo decentrata secondo alcuni. Purtroppo la differenziata "porta a porta" si è fermata in determinati quartieri, mentre nelle zone più accentrate della città sono rimasti i contenitori a bordo strada, presi d'assalto da chiunque.

Il dato negativo
A risentirne è ovviamente la raccolta diversificata che fa cilecca. È sempre lontano infatti l'obiettivo del 65% della differenziata, diventata una vera ossessione. «Ferentino rimane uno dei pochi Comuni d'Italia dove la differenziata resta al palo, non raggiunge neanche il 40% - afferma Maurizio Berretta consigliere di opposizione -. Causa di questo difetto è proprio la mancanza dell'isola ecologica e della raccolta porta a porta parziale, servirebbe invece il porta a porta totale nonché l'eliminazione dei cassonetti nel centro urbano e nel centro storico. Inoltre è inadeguata la location individuata dal Comune per l'isola ecologica in una zona baricentrica».

«È inaccettabile - conclude Berretta - che ancora oggi né da parte del Comune né della Lavorgna ci sia una soluzione al problema. Auspico una risoluzione immediata di entrambi perché la questione è seria. L'isola ecologica risolverebbe tante difficoltà sia in chiave ambientale e sulla differenziata, sia in chiave tariffe». «L'obiettivo unico - e conclude - dovrà essere la realizzazione dell'isola ecologica e il porta a porta completo, solo così salirebbe su livelli più accettabili la percentuale della differenziata».