Un tentato omicidio che svelò l'esistenza di una rete in grado di controllare il mercato della prostituzione sull'asse attrezzato. Sono quindici le persone che il 21 dicembre dovranno comparire davanti al giudice per le udienze preliminari. Il principale indagato, Julian Maloku, albanese, 38 anni, è accusato del tentato omicidio di Aljbion Abazovski, macedone, 28, maturato per questioni relative allo sfruttamento della prostituzione. A Maloku è contestato l'aver sorpreso il rivale in auto e di avergli sparato con una pistola alla fronte. Ma la vittima si è salvata miracolosamente. Sempre a Maloku è contestato aver agevolato e favorito la prostituzione.

Associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione tra Frosinone e Ferentino, è il reato contestato ad Aljbion Abazovski detto Albi, nonché al fratello Egzon, 21 anni, alla moglie Mevljana Abazovska, 29, a Klodian Mazari, 29, e Cristina Prohor, 26. Secondo le accuse, il gruppo si sarebbe consolidato dopo il ferimento di Albi. Riscuotevano i canoni mensili versati per l'occupazione delle postazioni e allontanavano le ragazze non autorizzate o non in regola con i pagamenti. Per l'accusa Aljbion sarebbe il leader, avendo comprando quelle postazioni. Dopo il ferimento, i suoi uomini gli sarebbero subentrati. La ragazza di Maloku - morivo del contrasto e del successivo ferimento di Albi - sarebbe vittima di una tentata estorsione, contestata ad Egzon e Prohor.

Ricettazione della pistola ed estorsione è l'accusa per l'albanese Cami, 28. A Riza Toskallaraj, albanese, 35, l'aver agevolato la prostituzione di una ragazza.
Ad altre sette persone contestati reati di droga, tra Frosinone, Castro dei Volsci e Ceprano. Sono difesi dagli avvocati Giampiero Vellucci, Riccardo Masecchia, Alberto Patarini, Marco Maietta, Emilio Martino, Fabio Della Corte, Paola Fedela, Camilla Urso, Biagio Giardiello e Giovanni Tedesco.