Senza alcuno scrupolo. Senza umanità e rispetto. Sono entrati a casa di una delle vittime del Covid-19 di Ferentino. Vittima a cui era stato dato l'ultimo saluto poche ore prima. Hanno messo tutto a soqquadro, rubando oggetti di grande valore affettivo. Una scoperta, al rientro dal funerale, da parte dei familiari di Sandro Ludovici morto domenica e proprietario della casa in cui è stato messo a segno il raid in via don Giuseppe Morosini, che ha lasciato tutti senza parole.
I malviventi sono entrati in azione lunedì pomeriggio.

A fare la scoperta del furto proprio i familiari. Entrati nell'abitazione del loro caro, dopo il funerale, hanno scoperto che qualcuno, probabilmente approfittando proprio del momento delle esequie, aveva fatto visita in casa del defunto. «Non ci posso credere - scrive uno dei figli sui social - No, non pensavo proprio che potessero esistere persone così, senza un cuore, senza un'anima. Senza umanità ma soprattutto senza rispetto per una persona morta. Alcuni, non so come definirli, hanno scassinato la porta di casa, sono entrati, hanno rubato non cose di molto valore, ma cose affettive, hanno messo tutta casa a soqquadro. Quanto fanno male queste cose.

Tali gesti sono la vera miseria dell'anima umana. Ma come si può. Sono andati a rubare a casa della persona più generosa di Ferentino, lui che aiutava tutti e aveva rispetto di tutti soprattutto dei più disagiati, casa di papà era sempre aperta per tutti». Tanti i messaggi di vicinanza ai familiari del defunto e di condanna per il gesto che ha destato tanta rabbia e incredulità. Come detto non sono stati rubati oggetti di grande valore economico ma di valore affettivo. E le stanze sono state messe tutte a soqquadro. Uno scenario che ha colpito ancora di più, in un momento difficile, la famiglia di Sandro, per tutti Mascarino.