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L'episodio

Covid, crisi e disperazione: la protesta "silenziosa" di un commerciante

"Se lavorare non è più un diritto, pagare le tasse non è più un dovere". E' quanto recita il cartello apparso all'ingresso di un'attività del centro

Vari mondi convivono nel macrocosmo della pandemia. Da chi combatte direttamente con la malattia, chi è in prima linea negli ospedali e chi combatte anche per rimanere in sella da un punto di vista economico. Perché, nel pieno rispetto delle precauzioni, anche portare il "pane" a casa o non licenziare quel vasto indotto di commessi, baristi, aiutanti è una priorità.

E così una attività del centro di Cassino ha sintetizzato questi concetti, frutto di un malessere diffuso nell'indotto commerciale della città, in un cartello affisso all'ingresso. Diritti e doveri. Tasse sì, ma pure lavoro, altrimenti la bilancia pende troppo da una parte. Una "uscita" che non è passata indifferente ai tanti che frequentano la città soprattutto nella giornata di sabato e che ha offerto l'ennesimo spunto di riflessione in tempi di Covid.

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