Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza su zone rosse e arancioni con le misure di contenimento dei contagi da Coronavirus. Il provvedimento è entrato in vigore ieri e rinnova le disposizioni anti-Covid adottate per la Calabria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Valle d'Aosta.

«La nuova ordinanza - sottolinea una nota del ministero- è valida fino al 3 dicembre, "ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre"». Alla luce del Dpcm, infatti, le regioni dal 27 novembre potrebbero cambiare colore. Per quanto riguarda l'Abruzzo, poi, un'altra ordinanza di Speranza firmata ieri sera colloca la regione in zona rossa partire dal 22 novembre. Il Lazio, invece, rimane in fascia gialla, la migliore.

Intanto, prosegue il dibattito sul prossimo Dpcm. A che misure starebbe pensando il Governo? Gli incontri sono iniziati per arrivare ad un nuovo Dpcm entro il 3 dicembre. I confronti sono sulle misure da inserire nel decreto. Si passa da quelle legate allo shopping a quelle sugli spostamenti, dalla riduzione all'orario del coprifuoco alle indicazioni sul cenone e le riunioni familiari in abitazioni private. Sul tavolo anche eventuali deroghe e allentamenti, anche alla luce del fatto che il Governo spera che, nel frattempo, la lista delle regioni in zona rossa si vada riducendo sensibilmente, così da giustificare una attenuazione delle regole previste ad oggi per le regioni in zona gialla e in zona arancione, soprattutto nel caso in cui l'andamento della curva epidemiologica si orientasse al ribasso.

Cosa potrebbe concretizzarsi a dicembre? Per le riaperture l'idea è quella di partire inizialmente con le regioni più virtuose. Nelle altre gli allentamenti potrebbero partire più a ridosso del 20 dicembre. Una delle ipotesi in campo per i negozi è quella degli orari differenziati per fasce d'età, come si sta già in parte facendo in Liguria. A stabilire questo principio potrebbero anche essere delle ordinanze regionali. Inoltre è possibile che vengano prolungati gli orari delle attività commerciali, con chiusura in tarda serata, anche alle 22, per evitare assembramenti.

Per quanto riguarda le altre attività, dovrebbero essere confermati i divieti di festeggiamenti in locali e alberghi, con le discoteche che rimarranno chiuse. Per i ristoranti, invece, probabilmente il numero massimo di persone a tavola potrebbe salire a sei. Da stabilire anche gli spostamenti tra regioni, che potrebbero essere possibili ovunque. Il coprifuoco sarà posticipato probabilmente avanti di qualche ora. E potrebbe essere addirittura eliminato per Natale e Capodanno. Nelle piazze e nelle strade potrebbero essere stabiliti dei limiti agli ingressi.

Per i comportamenti da seguire in casa, invece, ci si atterrà a delle raccomandazioni e non a dei divieti.
Probabilmente si fisserà un numero massimo di persone a tavola per le feste, anche per i cenoni, con una restrizione sui partecipanti.

Ieri, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato una nuova ordinanza contenente ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid. «Si tratta di un provvedimento che va a completare quello emanato la scorsa settimana sulla chiusura delle grandi strutture di vendita nei weekend e nei giorni festivi - ha spiegato la Regione - Nello specifico la nuova ordinanza prevede l'apertura di alcune attività commerciali all'ingrosso, debitamente indicate. Restano aperti anche autosaloni e aziende florovivaistiche. Nessuna attività commerciale al dettaglio o all'ingrosso, compresi i supermercati, potrà nei giorni feriali, prefestivi e festivi proseguire la vendita oltre le ore 21, così da consentire al personale, dopo la riduzione degli orari dei mezzi pubblici, il rientro a casa entro le 22. Sono escluse le farmacie in quanto servizio pubblico. Bar e ristoranti in quanto pubblici esercizi potranno effettuare attività di vendita con asporto fino alle 22 come previsto dal Dpcm nazionale».

«Dobbiamo ricordare ancora una volta - continua la nota - che lo scopo di questi atti è quello di limitare occasioni di assembramento, nei posti maggiormente frequentati proprio nei fine settimana senza però danneggiare la fondamentale attività commerciale.
Un ringraziamento va a tutti i cittadini per gli sforzi che stanno compiendo e per l'aiuto che ci stanno offrendo, in modo assai responsabile e spesso compiendo autentici sacrifici, per combattere la pandemia. Nel Lazio la situazione è ancora sotto controllo, ma l'attenzione di noi tutti deve restare altissima».