Processo per l'appropriazione indebita di 135 vetture Ford a carico dell'amministratore della Mancini spa, Giampiero Mancini Pacifici condannato a quattro anni di reclusione. Assolti, invece, per non aver commesso il fatto, Roberto Celenza, Domenico Arduini e Giovanni Zomparelli, membri all'epoca dei fatti del collegio sindacale. Per loro erano stati chiesti due anni e sei mesi, mentre per Mancini quattro anni e sei mesi.

Tutti e quattro erano finiti sotto processo con l'accusa, in concorso, di bancarotta fraudolenta. Condannato in primo grado Mancini della concessionaria di Frosinone, fallita nel 2014, della Ford Italia. Quattro anni per bancarotta fraudolenta documentale e per distrazione, con pene accessorie della inabilitazione per la durata della pena principale all'esercizio di una impresa commerciale e l'incapacità per la stessa durata della pena ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, con ulteriore applicazione della pena accessoria della interdizione dei pubblici uffici per la durata di cinque anni.

Dunque la sentenza di condanna in primo grado per Mancini difeso dall'avvocato Massimo Biffa e l'assoluzione per Giovanni Zomparelli, Roberto Celenza e Domenico Arduini, difesi rispettivamente dagli avvocati Roberto Filardi, Franco Collalti e Giovanna Liburdi. Erano stati accusati di non aver svolto le mansioni proprie al collegio, ovvero il controllo e la vigilanza sull'operatore della concessionaria. Assolti, invece, con la formula "perché il fatto non sussiste".