«La Fiom lancia una campagna di assemblee e iniziative, in presenza e in video-conferenza, per i lavoratori degli stabilimenti Fca, Cnhi, Magneti Marelli e della componentistica. L'obiettivo è il rilancio del settore automotive per la salute, l'occupazione e l'ambiente!». Lo dichiarano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil.

Le assemblee si terranno anche nello stabilimento di Cassino. Il motivo? Spiegano i sindacalisti: «L'automotive vive una fase di forti cambiamenti anche in relazione con i possibili impatti della fusione tra Fca e Psa. Occorre affrontare la transizione ecologica e l'emergenza sanitaria tutelando l'industria dell'automotive, l'occupazione e il salario. È essenziale raggiungere con il Governo un accordo al termine di un tavolo negoziale per realizzare un piano industriale e occupazionale strategico».

In questa fase, però, bisogna fare i conti con l'emergenza coronavirus. Quindi gli esponenti del sindacato spiegano: «Per fronteggiare l'emergenza sanitaria è indispensabile potenziare i comitati aziendali, investire nella prevenzione e nello screening anche attraverso i tamponi rapidi, contrattare il lavoro agile e coinvolgere gli enti locali per garantire il trasporto pubblico in sicurezza. Riteniamo sia necessario mobilitarsi per affrontare l'emergenza pandemica, consolidare e rilanciare il settore dell'automotive, punto strategico del futuro occupazionale dell'industria nel nostro Paese».

Intanto, a proposito di emergenza e di contagi in fabbrica, interviene il responsabile sicurezza della Fiom dello stabilimento di Cassino Pierluigi De Filippis, che argomenta: «Finalmente, dopo le tante battaglie che abbiamo fatto in solitudine da mesi a questa parte, si è risolto il problema degli autobus sovraffollati. Dai giorni scorsi la tratta dove si registravano criticità sui bus per la mancanza di distanza, è stata potenziata: oltre ai mezzi della Cotral c'è anche un autobus di una ditta privata di Frosinone. Adesso un'altra questione da affrontare per quel che riguarda la sicurezza è quella degli spogliatoi». Cosa significa? «Capiamo le restrizioni ma non riteniamo giusto che a usufruire degli spogliatoi possano essere solo i manutentori. Deve essere un diritto di tutti i lavoratori dello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano, tutti devono poter avere il diritto di andarsi a cambiare quando termina il turno di lavoro» conclude il sindacalista Pierluigi De Filippis, rappresentante della Fiom-Cgil.

Aggiornamento Covid
Nello stabilimento si registrano 56 casi di operai positivi al tampone da quando, il 1° ottobre, si è verificato il primo caso in fabbrica. Alcuni si sono già negativizzati ma altri casi potrebbero emergere ancora in quanto anche altri operai, in questi giorni, sono stati sottoposti a tampone. Nessun focolaio si è registrato in alcun reparto, tutti caso collegati a link esterni.