Il prossimo martedì 12 gennaio il convento delle monache calvariane, in piazza Luigi Pietrobono, andrà all'asta. La base di partenza è di 341mila euro e occorrerà capire se ci siano eventuali investitori interessati allo storico edificio, distribuito su più piani e con una superficie totale che va oltre i 3000 metri quadrati.

Il gruppo civico "Alatri in comune" sottolinea l'urgenza di un intervento da parte di «Comune, Diocesi e Sovrintendenza: dovrebbero intervenire immediatamente per fare in modo che il convento sia salvaguardato con tutti i suoi beni a beneficio della comunità».

Lo stabile è finito in quello che è stato chiamato un "buco nero" di una procedura fallimentare: «Già qualche anno fa ci fu chi denunciò o temette un'operazione speculativa, quello che è certo è che si tratta di un patrimonio da tutelare, per impedire che il tesoro in esso contenuto possa finire in mani poco attente e disinvolte». Il tesoro cui si fa riferimento, oltre al valore del palazzo in sé (d'origine medievale), sono i due importanti affreschi che sono custoditi all'interno, uno dei quali attribuito al Maestro della Madonna d'Alvito, artista che ha operato nelle nostre zone nella prima metà del XV secolo.

Le pitture si trovano in una sala del primo piano, versano in condizioni precarie per un'infiltrazione d'acqua che è stata segnalata, sembra però senza alcun esito successivo. «L'edificio è un grande e importante "contenitore" del centro storico, non può essere lasciato all'alea di un'asta fallimentare», conclude "Alatri in comune".