Avere trent'anni oggi è una vera sfida. Il covid si è abbattuto come una mannaia su una situazione già abbastanza critica. Francesco Torrice aveva trovato lavoro a Roma, nel settore della ristorazione. La situazione non era facile, il lockdown prima, le restrizioni poi si sono abbattute sul panorama occupazionale, devastando le ultime, poche certezze. «Si lavorava, prima delle nuove restrizioni. C'era meno gente, ma qualcosa riuscivamo a fare.
Con i ristoranti chiusi la sera, a pranzo poche persone, non più di 4 per tavolo, i clienti sempre meno invogliati a uscire e spendere soldi, la situazione è peggiorata sempre di più - racconta Francesco - Quando siamo arrivata a non fare più di 5-6 coperti al giorno ho consigliato io al titolare di mettermi in cassa, era inutile stare tutti lì».
Come vede il futuro un ragazzo che non riesce neanche a programmare la sua vita per la prossima settimana? «È difficile immaginare un futuro, non credo sia corretto neanche mettere al mondo figli in questa condizione. In tanti non riusciamo a mantenerci, io ho dovuto lasciare la stanza a Roma perché non potevo pagare e sono tornato a casa». Amareggiato, non perde il sorriso Francesco che ha una grande passione: la fotografia. Un settore in cui si è spesso distinto, continuando sempre a lavorare in giro per l'Italia.