Convalidato l'arresto di Michele Caldaroni, il cancelliere dell'ufficio del giudice di pace del tribunale di Frosinone finito nei guai venerdì mattina, accusato di peculato. Al cinquantunenne di Monte San Giovanni Campano sono stati revocati i domiciliari ed è stata disposta la misura del divieto di soggiorno e frequentazione nella città di Frosinone. Una misura per evitare eventuali contatti con luoghi o potenziali altri soggetti che potrebbero essere coinvolti nella vicenda. Le indagini proseguono, infatti, per verificare l'eventuale ruolo di altre persone.

Il cinquantunenne dell'ufficio del giudice di pace del tribunale di Frosinone, residente a Monte San Giovanni Campano, è stato arrestato venerdì mentre incollava su una richiesta depositata proprio quella mattina, una marca da bollo, ritagliata da un'altra pratica archiviata nel 2017. Un modus operandi che l'uomo avrebbe messo in atto più volte appropriandosi delle marche da bollo. Ieri mattina l'udienza di convalida davanti al gip.

Il cancelliere Caldaroni, difeso dall'avvocato Christian Alviani, era stato interrogato per ore venerdì nell'ufficio del procuratore Adolfo Coletta. Proprio venerdì mattina i militari della Compagnia di Frosinone, guidati dal capitano Luca D'Alessandro, tutti coordinati dal colonnello Alfonso Pannone, con i colleghi della sezione di polizia giudiziaria, nell'ambito di una più ampia attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, hanno arrestato in flagranza del reato il cinquantunenne.

È scattata anche la perquisizione nel suo ufficio, dove sono stati trovati contributi unificati e altre marche da bollo. Sequestrati tutti i documenti per ulteriori accertamenti. D'ausilio alle indagini anche sistemi di videosorveglianza, sia audio, sia visivi. Ieri, dunque, la revoca degli arresti domiciliari e per il cancelliere Michele Caldaroni il divieto di recarsi nella città di Frosinone. Da verificare se l'uomo abbia agito da solo, in maniera autonoma, o con altri. Non si esclude che l'inchiesta possa ora orientarsi anche a verificare l'eventuale ruolo di avvocati, giudici e colleghi d'ufficio del cancelliere.