È stato arrestato dalla polizia della Sottosezione A1 di Cassino, dopo un rocambolesco inseguimento con tanto di speronamento dell'auto degli agenti. Nei suoi confronti, un mandato di cattura internazionale.
A suo carico, infatti, una serie di accuse gravissime tra cui violenza sessuale aggravata commessa in danno di un altro detenuto e diversi furti in abitazione, persino in una scuola in Romania tali da essergli costata una pena di dodici anni e sessantadue giorni. Ora definitiva.
Poi il posto di blocco forzato a Cassino, il tentativo di speronare la polizia e di fuggire nelle campagne: tutto inutile. Ma subito dopo le manette il ventitreenne rumeno è stato sottoposto in carcere alle visite mediche risultando positivo al Covid. Per questo trasferito in isolamento sanitario.
Così durante l'udienza di convalida, non è stato possibile far connettere il ventitreenne con il suo difensore l'avvocato Angelo Pollino tramite la piattaforma Teams, come ora si sta cercando di fare per contenere possibili contagi. Uno dei primi casi in cui non è stata possibile l'audizione del detenuto da Regina Coeli, in videocollegamento, ma è stata data convalida della misura senza l'indagato. Con la possibilità di ascoltarlo, però, in tempi successivi.