Assegnazione dei 36 alloggi Ater di via Sardegna: esce di scena l'intera giunta del 2016. Il giudice Antonello Bracaglia Morante ha accolto la richiesta di archiviazione proposta dal pubblico ministero Adolfo Coletta. Nella vicenda giudiziaria erano finiti l'allora sindaco Giuseppe Morini e gli assessori che nel 2016 votarono la graduatoria finale: Mario Belli (recentemente scomparso), Massimiliano Fontana, Fabio Di Fabio, Maria Teresa Evangelisti e Roberto Gizzi. A difenderli nell'indagine gli avvocati Di Meo, Gatta, Galassi, Padovani, Marucci e Colagiacomo. L'inchiesta in merito all'assegnazione degli alloggi popolari in via Sardegna, nel quartiere Civette, era nata a seguito di una indagine della guardia di finanza coordinata dalla procura della repubblica.

Tutto nacque da alcuni esposti e verifiche, alcune tra l'altro chieste proprio dall'attuale amministrazione. E nel mirino dell'indagine finì proprio la giunta che nel 2016 (con alcuni protagonisti attualmente in carica) durante la fine del secondo mandato Morini, approvò la graduatoria definitiva dopo la verifica della apposita commissione. L'accusa era di fatto del mancato controllo sui requisiti degli assegnatari.

Venuti a conoscenza dell'indagine gli accusati si erano di fatto sempre difesi affermando, anche nelle loro memorie difensive, che il voto favorevole era stato il frutto di pareri espressi da apposite commissioni. Un voto, secondo la loro tesi difensiva, in buona fede che concludeva il lungo iter per quelle assegnazioni che fu avviato nel 2012. Ora quindi si conclude la vicenda per gli amministratori con l'archiviazione. Una vicenda che aveva destato molto clamore quando venne alla ribalta e che ora ha avuto la parola fine del suo iter giudiziario con un'archiviazione.