E' operativa sul sito del Comune di Frosinone la sezione dedicata al monitoraggio costante del contagio da Covid-19 nel capoluogo. L'applicazione informatica, denominata convenzionalmente "FR Monitoraggio", presentata nei giorni scorsi, è composta da due distinti profili di gestione dei dati: uno, il primo, ad uso esclusivamente interno e destinato agli enti pubblici competenti sulla materia dell'emergenza sanitaria; il secondo, ad uso esterno, con accesso diretto e gratuito da parte dell'intera popolazione.
Attraverso il sistema di georeferenziazione (si ribadisce, ad uso esclusivamente "interno"), associando i nominativi dei contagi agli elementi soggettivi delle schede anagrafiche, contenenti parenti e affini, gli enti potranno monitorare l'andamento della curva ai fini dell'analisi epidemiologica dei dati, effettuando inoltre un efficace tracciamento dei contatti delle persone che dovessero avere riscontrato, ovvero che potrebbero potenzialmente riscontrare, positività al virus.
L'altro profilo di gestione, invece, è programmato proprio per la consultazione esterna da parte dei singoli cittadini, i quali avranno la possibilità di riscontrare, in forma del tutto anonima, l'evoluzione e diffusione del virus nelle dieci zone (colorate in maniera diversa a seconda dell'intensità del contagio) in cui risulterà divisa la città, evitando in tal modo la frequentazione e lo stazionamento temporaneo degli ambiti nei quali dovessero concentrarsi situazioni di maggiore criticità. Risulterà, infatti, visualizzabile immediatamente il numero delle persone positive, o in isolamento o quarantena, nelle aree geografiche di riferimento. La popolazione sarà, quindi, in grado di monitorare la curva a partire dai numeri più aggiornati (suddivisi in categorie di ricerca) e nel pieno rispetto della privacy, sia delle persone colpite dal virus, sia di quanti installeranno l'app sul proprio dispositivo. La banca dati sarà aggiornata settimanalmente, con l'intenzione di aumentarne la frequenza.
Gi obiettivi che il Comune può centrare con l'applicativo sono molteplici: ottimizzazione dei servizi puntuali per la sorveglianza sulla popolazione fragile distribuita nel territorio urbano ed extraurbano, organizzazione di servizi e spazi per la gestione dell'emergenza sulla base della geolocalizzazione delle strutture esistenti sul territorio e risposta al fabbisogno di assistenza e cure specifiche preferibilmente presso il domicilio del residente.
La geolocalizzazione dei residenti è utile per attuare azioni precauzionali mirate e di contenimento in prossimità del luogo di residenza dei soggetti in quarantena, potenziale focolaio del virus e per coordinare l'offerta dei servizi socio - assistenziali e sanitari in cooperazione con le aziende sanitarie attraverso la condivisione delle informazioni sui residenti. In prospettiva futura il modus operandi potrà essere utile per i servizi di assistenza domiciliare integrata, per la gestione degli immigrati, per i servizi personalizzati agli anziani, per la gestione della numerazione civica e toponomastica, per io contrasto all'evasione, per la pianificazione della mobilità, per la gestione dei grandi rischi e degli interventi di protezione civile e per molto altro.
Quello di Frosinone è un progetto pilota che è finito anche sul tavolo di Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Organizzazione mondiale della sanità e componente del Comitato tecnico scientifico, e che, se darà risultati soddisfacenti, potrà essere utilizzato in tutte le realtà locali.