Positiva al Coronavirus, ventiseienne di Sant'Elia, ma domiciliata a Piedimonte, infrange le regole e va a trovare la mamma. Denunciata dai carabinieri di Cassino. I militari coordinati dal capitano Giuseppe Scolaro hanno scoperto, infatti, che la giovane donna - sottoposta a tampone il 31 ottobre scorso - ha trasgredito alle stringenti disposizioni in materia di contrasto della diffusione dell'epidemia del Covid-19.
Dagli accertamenti svolti è emerso infatti che la ventiseienne undici giorni fa veniva sottoposta a tampone presso il drive-in della Asl di Cassino, risultando positiva al test e per questo messa in isolamento con sorveglianza attiva presso l'abitazione in Piedimonte.

Senza un giustificato motivo, però, si allontanava per recarsi presso l'abitazione familiare nel Comune di Sant'Elia Fiumerapido. Un tentativo non riuscito: i militari hanno infatti accertato l'infrazione. E hanno provveduto a denunciare la ventiseienne per l'inosservanza dei provvedimenti tesi al contrasto della diffusione dell'epidemia del Covid-19.

A tal fine sono stati rafforzati i controlli su tutto il territorio: i carabinieri stanno presidiando ogni Comune. Le restrizioni imposte dal Governo richiamano al rispetto di uno dei più importanti valori, sia umani che costituzionali: la salute.
Chi contravviene alle misure del Dpcm (quello dell'otto marzo, il decreto legge numero 9 e quello numero 11) incappa in sanzioni gravi. Dall'ammenda fino a 206 euro alla segnalazione all'Ag fino alla reclusione (fino a tre mesi) per chi trasgredisce alle norme contenute nei decreti che proibiscono di spostarsi senza motivo in caso di quarantena dopo essere risultati positivi al Covid.