Una rete di città italiane che condividono il lutto degli eccidi per mano nazista. Questa la proposta lanciata durante la diretta di Marino Fardelli. Il titolo già tracciata la strada: "Le stragi naziste italiane e l'eccidio di Collelungo-Vallerotonda" e gòli ospiti erano ha Nino Rossi, Pro loco Vallerotonda e vice Presidente associazione "Cassino Città per la Pace", Roberto Molle, associazione Battaglia di Cassino, Giovanni Di Meo, sindaco di Vallerotonda, Ida Sorbo - presidente del Consiglio Comunale di Caiazzo (Ce) e delegata alla Cultura, Maurizio Verona, sindaco di Stazzema e Francesco Di Donato. sindaco di Roccaraso.

Il focus, dunque, sui tragici eccidi che si consumarono a Caiazzo in provincia di Caserta il 13 ottobre 1943, a Sant'Anna di Stazzema il 12 agosto 1944, a Pietransieri frazione di Roccaraso il 21 novembre 1943 e a Collelungo frazione Cardito di Vallerotonda il 28 dicembre 1943. Dagli interventi è scaturita la necessità di un coordinamento tra le città italiane che subirono eccidi nei confronti di cittadini inermi per mano nazista. Un'idea che si inserisce all'interno delle diverse iniziative portate avanti dall'associazione Cassino Città per la Pace, così come l'idea di veder intitolare una strada o un largario di Cassino ai "Martiri di Collelungo".
«La nostra azione di conoscenza e di non dispersione della memoria storica locale continua - affermano Marino Fardelli e Nino Rossi rispettivamente presidente e vice Presidente dell'associazione Cassino Città per la Pace.

Siamo contenti di creare opportunità di conoscenza mediante i nuovi strumenti social e la partecipazione in diretta, i commenti e le domande agli ospiti fanno riflettere di come c'è voglia di sapere e conoscere. Portiamo un nostro modesto contributo al tema della memoria e obiettivo è quello di fare squadra e rete per una condivisione delle riflessioni. Insieme agli ospiti ci rivolgiamo in particolare ai giovani a chi ama la storia locale, a chi vuole sapere e conoscere meglio quello che avvenne nel nostro territorio più di 75 anni fa quando la nostra zona divenne teatro sanguinoso di guerra. Ci prepariamo così con largo anticipo a quello che sarà a Cassino in occasione dell'80° anniversario del bombardamento della città per un grande percorso della memoria segnato sin da ora».