C'è chi ci scherza su paragonando questa folla al periodo natalizio ma le battute delle ultime ore sono, in realtà, una potente denuncia che sta girando tutta la provincia. Accade a Cassino dove il sabato sera sembra come tutti gli altri e pare pure che la pandemia si sia estinta. Dapprima il "Brindisi" pre chiusura dei bar, poi tutti in piazza lo stesso. A bivaccare. E in tante altre zone a bere alcolici, portati da casa, a gruppetti. Una situazione surreale. Ma c'è chi fa notare che non solo i ragazzi. In altri orari al posto loro si vedono gli adulti. Poco fa è intervenuto pubblicamente il sindaco ma prima ha allertato le forze dell'ordine. Giusto per ricordare a tutti che questa seconda ondata ha portato a 360 positivi in città e questa situazione non può certo essere tollerata. Pronto a far intervenire l'Esercito o a chiudere le strade

Ecco cosa scrive:
"In tutto il periodo di febbraio-marzo non abbiamo superato i 60 positivi Covid residenti a Cassino. Oggi, che siamo solo all'inizio di questa seconda ondata, a Cassino, abbiamo superato le 360 persone residenti positive al Covid. Di questi una decina di nostri concittadini sono attualmente ricoverati. 
60 a 360.
Gli ospedali sono pieni già da qualche giorno e con difficoltà riescono ad accogliere malati. Per questo motivo purtroppo a Cassino nella prossima settimana sarà aperto un reparto ospedaliero dedicato solo ai malati Covid. Una ipotesi che per lunghi mesi avevamo scongiurato ma che purtroppo è arrivata.

Una situazione drammatica.

Ma è evidente che quello che è successo nel pomeriggio a Cassino con centinaia di persone per strada, anche dopo la chiusura dei locali, ci fa capire che non è stata davvero compresa la situazione ed il dramma che stiamo attraversando. Se il governo ha ordinato la chiusura dei bar e ristoranti alle ore 18 non è perché al Presidente Conte o ai i ministri non piaccia lo spritz, o per il masochismo di voler fare male a migliaia di attività commerciali; è stato fatto per evitare assembramenti, proprio quelli che ci sono stati oggi.

Appena saputo di quanto successo, ho interpellato i Carabinieri e la Polizia che sono arrivati sul posto. Ma, visto che non siamo stati in grado di autoregolarci, farò tutto quanto è in mio potere perché questo non succeda più, con fermezza e senza tentennamenti. Ho già comunicato al Prefetto la mia preoccupazione e in settimana chiederò ufficialmente una presenza fissa delle forze dell'ordine e, se fosse possibile, anche dell'esercito oltre a delle ordinanze di chiusura di intere zone. Una misura triste, ma che sono costretto a prendere viste le immagini di questo pomeriggio.

Purtroppo, come sta avvenendo in altre città, anche a Cassino abbiamo dimostrato di non avere meritato di essere stati inseriti in una regione gialla. E se non corriamo subito ai ripari, la Sanità si troverà velocemente nella terribile situazione di non poter curare tutti. Come è avvenuto lo scorso marzo a Bergamo, con migliaia di morti. 
Questo non può e non deve avvenire!".