Coprifuoco per sette ore, spostamenti limitati, mascherine a scuola, scenari diversificati tra regioni a seconda della diffusione del contagio. Il Governo dà una nuova stretta per cercare di porre un freno alla recrudescenza del nuovo Coronavirus e ha preparato un pacchetto di misure, che sono contenute nel nuovo Dpcm, che entrerà in vigore domani (giovedì 5 novembre) e che sarà efficace fino al 3 dicembre.

Innanzitutto, le regioni italiane saranno divise in tre fasce. Fascia verde, dove si applicheranno restrizioni generali di carattere nazionale. Fascia arancione, a rischio alto, con restrizioni aggiuntive. Fascia rossa, a rischio grave, dove vigerà un lockdown meno rigido di quello di marzo-aprile. Un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza assegnerà ogni regione ad una fascia. Chi entrerà in quella arancione o rossa, dovrà starci per almeno 15 giorni. Il ministro della Salute aggiornerà le fasce periodicamente e l'assegnazione avverrà in base ai dati scientifici forniti dal Comitato tecnico-scientifico. Il Lazio, in base allo stato attuale, finirà in quella verde, la più "morbida".

I provvedimenti erga omnes prevedono, invece, coprifuoco per tutti dalle 22 alle 5; sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Per il resto, nella giornata (dalle 5 alle 22), non è previsto uno stop generale alle mobilità tra le regioni: il divieto di ingresso e uscita vale solo per le regioni in zona arancione e rossa. Viene fortemente raccomandato di limitare comunque i movimenti alle attività essenziali (lavoro, studio, salute, emergenze). Novità anche per la scuola. La mascherina sarà obbligatoria per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco. «L'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza - si legge nel testo - con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina». Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratoriali in presenza.
Stretta pure sui trasporti pubblici: sui treni e sui bus sarà consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento; ciò con esclusione, però, del trasporto scolastico dedicato.

Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.
Limitazioni previste anche nel commercio. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. In generale, i negozi restano aperti, idem parrucchieri, barbieri, estetisti; per bar e ristoranti restano le regole di adesso: apertura 5-18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile sino alle 22. Restano chiusi ancora parchi tematici, cinema, teatri, sale e corner scommesse. Si aggiungono alle chiusure nazionali i musei e le mostre. Nessuna novità per lo sport, con l'ok che permane agli allenamenti di calcetto.
A parere del Comitato tecnico-scientifico, si dovrebbe assistere al picco dei contagi entro il 20 dicembre. Festeggiare il Natale in modo "normale", quindi, sembra, ad oggi, molto difficile.