Preside di una scuola media superiore di Frosinone denunciata da un'operatrice scolastica per lesioni aggravate. I fatti contestati risalgono a settembre del 2017, quando la bidella, che usufruisce della legge 104, per problemi di deambulazione, cade dalle scale all'interno dell'istituto. La donna, all'epoca sindacalista, accusa la dirigente di non venirle incontro per le sue esigenze specifiche riguardo all'apparecchio personale marcatempo, strumento di rilevazione per le presenze a scuola del personale scolastico, che si trovava al primo piano.

Apparecchio che la bidella chiedeva di trasferire al piano terra. Strumento che però la dirigente non ha ritenuto spostare sostenendo di voler controllare le timbrature delle persone, per evitare eventuali "passaggi" e aggiungendo che c'era la possibilità di poter salire al piano superiore utilizzando l'ascensore o il montascale.

Quest'ultimo secondo la bidella non collaudato. Venerdì davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone è stata ascoltata proprio la bidella che ha risposto per circa un'ora. Il giudice titolare del procedimento è la dottoressa Tamburro.
Durante l'udienza dibattimentale è emerso un fatto nuovo. Alle domande del difensore della preside, l'avvocato Nicola Ottaviani, verso la parte offesa, è emerso che sul sito istituzionale dell'istituto scolastico, la dirigente aveva diffuso un avviso scrivendo che chi avesse avuto la necessità di diverse modalità per la timbratura, avrebbe potuto farne richiesta.
La bidella ha ammesso di non aver visto l'avviso pubblicato. Il prossimo 10 dicembre saranno ascoltati in udienza gli ispettori del Presal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) che hanno proceduto ad effettuare i rilievi dopo la caduta per le scale della bidella.