Le ottobrate hanno regalato giorni con temperature miti, tali da non richiedere un uso massiccio degli impianti termici per riscaldarsi. Con l'arrivo di novembre c'è da aspettarsi, invece, l'inizio dell'abbassamento delle temperature e con esso anche l'inizio dei soliti divieti per contenere la proliferazione senza controllo delle polveri sottili. Con una novità, però, da quest'anno. Ad agosto, infatti, è entrato in vigore il nuovo piano regionale di risanamento della qualità dell'aria che contiene delle misure a tratti diverse rispetto alle precedenti previsioni.

Nel nuovo documento è scomparso il capitolo dedicato specificamente alla città di Frosinone, ma è stata introdotta una sezione relativa alla Valle del Sacco. Tra le misure che risaltano maggiormente all'occhio è la scomparsa dell'obbligo di giornate di blocco totale del traffico (le famigerate domeniche ecologiche) a favore di una facoltà da parte dei Comuni di interdire la circolazione veicolare per più ore continuative: «nel periodo da novembre a marzo, possono vietare nella giornata di domenica la circolazione dei mezzi ad uso privato dalle ore 8 alle 18 in alcune zone del centro urbano organizzando eventi di sensibilizzazione e informazione sull'inquinamento atmosferico. I Comuni definiscono il calendario delle domeniche con divieto di circolazione, dandone comunicazione alla popolazione» si legge nel testo normativo.

Più stringente, invece, il provvedimento sulle targhe alterne: «Nel periodo invernale nei Comuni in classe 1 o 2 con un numero di abitanti superiore a 10.000, nei mesi da dicembre a marzo, è introdotta, per i veicoli a combustione interna ad uso privato, la circolazione a targhe alterne nel territorio del centro urbano, come delimitato con atto del Comune, per almeno due giorni feriali a settimana. Ai fini della circolazione a targhe alterne, il Comune definisce i giorni della settimana e l'orario, che non deve essere comunque inferiore alle 12 ore complessive giornaliere e comprendere le fasce orarie di maggiore traffico».

La disposizione si applica a 10 comuni in fascia 1 come Frosinone, Cassino, Alatri, Ceccano, Anagni, Ferentino, Veroli, Pontecorvo, Monte San Giovanni Campano e Isola del Liri e a 2 di fascia 2 come Sora e Fiuggi. In più i comuni della Valle del Sacco con una popolazione superiore a 20.000 abitanti devono favorire la realizzazione di piattaforme logistiche attrezzate per la razionalizzazione dello smistamento delle merci con distribuzione finale dei prodotti con mezzi leggeri a basso impatto ambientale e, poi, al fine della fluidificazione del traffico, i comuni della Valle del Sacco con una popolazione superiore a 10.000 abitanti possono definire ulteriori aree pedonali e ztl nonché l'applicazione di una tariffa d'uso per il transito su strade di determinate zone o su tratti della rete stradale comunale.

Un'altra serie di provvedimenti riguarda, poi, la riduzione delle emissioni degli impianti di riscaldamento domestici. In particolare, fino al 15 marzo per gli immobili dotati di impianti a multicombustione «è disposto il divieto di utilizzo di apparecchi per il riscaldamento domestico funzionanti a biomassa legnosa». Il provvedimento si applica a camini chiusi, stufe e altri impianti alimentati a biomassa legnosa «che non garantiscano un rendimento energetico» maggiore o uguale al 75%. Il divieto è esteso a tutti i paesi la cui quota altimetrica risulti uguale o inferiore a 300 metri sul livello del mare. In Ciociaria sono 33.

Peraltro i Comuni «dovranno individuare le zone situate al di sotto della suddetta quota ai fini dell'applicazione del divieto; in caso di mancata individuazione, tutto il territorio comunale sarà oggetto del divieto». E il numero dei centri sottoposti all'obbligo potrebbe aumentare.

Il piano prevede la sostituzione degli impianti a biomassa con il metano o il gpl. Tuttavia, è previsto che «qualora non sia possibile, per mancanza di spazi, installare il contenitore del gas, è ammesso esclusivamente l'impiego di gasolio e kerosene anche emulsionati». Gli impianti a biomassa sono sostituibili pure con climatizzatori dotati di tecnologia ad inverter e di pompa di calore», almeno A+.